La Nuova Sardegna

Cardinale: «Una strana coppia io e la Fusco»

di Daniela Giammusso
Cardinale: «Una strana coppia io e la Fusco»

Domani al Massimo di Cagliari l’attrice inaugura la stagione teatrale del Cedac con la commedia di Neil Simon

21 novembre 2017
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CAGLIARI. Una, la diva del cinema italiano nel mondo, è stata la sua compagna di vita, madre di sua figlia e tante volte sua musa sul set. L’altra è sua moglie, attrice, che per 14 anni gli è stata accanto, fino alla fine. Di certo Neil Simon non aveva in mente loro, ma mai titolo fu più indovinato per Claudia Cardinale e Ottavia Fusco, unite nel destino dall’amore verso il regista Pasquale Squitieri e ora per la prima volta in scena insieme, protagoniste de «La strana coppia», commedia che al cinema nel 1968 fu di Walter Matthau e Jack Lemmon. Lo spettacolo ha debuttato debutto in teatro versione femminile, al Sistina di Roma il 31 ottobre con la ragia di Antonio Mastellone e poi è andato in tournée in tutta Italia. Ora arriva a Cagliari, dove apre la rassegna Cedac “La grande prosa” al Teatro Massimo da domani alle 20.30 fino a domenica 26 novembre (tutti i giorni da mercoledì a sabato alle 20.30 (turni A, B, C, D) e domenica alle 19, turno E).

«Un progetto pensato, voluto e creato da Squitieri, prima che se ne andasse a febbraio», racconta la Cardinale, che torna a teatro 10 anni dopo “Lo zoo di vetro” di Tennessee Williams e una celebre “Venexiana” di Maurizio Scaparro. «Pasquale – prosegue la Fusco – voleva vedere due parti importanti della sua vita riunirsi. Poi, certo, c’era anche un gran divertimento da parte sua. Come tutte le persone intelligenti aveva grande ironia. Voleva vedere come ce la cavavamo insieme e per scherzo ci ha mollato anche da sole. Credo che il pubblico capirà questo nostro stare insieme, in ricordo e in omaggio a mio marito».

A eseguire la regia di Squitieri, Antonio Mastellone, per un testo che ora diventa un affresco sul mondo femminile. Con la Fusco nei panni della disordinata e approssimativa Olivia, che dopo la separazione vive sola e passa i venerdì a giocare a poker con le amiche. E la Cardinale nel ruolo di Fiorenza, maniaca dell’ordine e della pulizia, che le piomba in casa dopo la rottura con il marito (nel cast anche Patrizia Spinsi, Lello Giulivo, Nicola D’Ortona, Cinzia Cordella, Angela Russo).

«Per me il teatro è sempre una bella esperienza – racconta la Cardinale – È importante il contatto con il pubblico. Mi dà la carica». Ottanta primavere il prossimo 15 aprile, il sorriso che l’accompagna sempre («Odio chi si rifà. Mia mamma mi diceva: non ti si vedono le rughe perché ridi sempre), 165 film e così tanti premi «che non so più dove metterli», se ha avuto successo, dice di sè la Cardinale, «è grazie alla gente che mi vuole bene. Ho lasciato l’Italia perché mi trovavo sempre i paparazzi fuori dalla porta. A Parigi se qualcuno mi dà fastidio lo mandano via. Ma io sono rimasta la stessa: niente bodyguard, vado a fare la spesa come chiunque. E spesso alla Cinemateque ridanno i miei vecchi film. Penso che la cosa più importante sia stato lavorare con tutti i grandi». «Oggi – prosegue – scelgo molte opere prime, per aiutare i giovani esordienti. A loro dico di essere forti e di non montarsi la testa. Perché la cosa più bella è restare normali. «Un film sulla mia vita? No grazie. Ho scelto questo mestiere proprio per interpretare tante vite differenti».

«Affrontare la messa in scena di una commedia dalla drammaturgia esile e al contempo solida come quella de “La strana coppia“ di Simon – scrive nelle note di regia Antonio Mastellone – significa trattare alcuni dei drammi più ricorrenti nell’esistenza umana, come la separazione e la solitudine, attraverso la lente strutturante dell'ironia, del divertimento e dell’umorismo».



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