La Nuova Sardegna

Teatro e danza sul filo del grande cinema

di Monica De Murtas
Teatro e danza sul filo del grande cinema

Ecco il cartellone sassarese del Cedac: tredici appuntamenti (con nove prime regionali) dal 17 dicembre al 17 aprile

19 novembre 2019
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SASSARI. Tredici appuntamenti con il teatro e la danza, cinque mesi di programmazione, nove prime regionali per un cartellone che cavalca i generi e gli stili più disparati tra grandi classici, fiabe gotiche, romantici balletti, musica e commedia. Il sipario sul cartellone Cedac al Comunale di Sassari si aprirà il 17 dicembre con lo spettacolo “Dracula”, una prima regionale ispirata alla celeberrima opera di Bram Stoker portata in scena da Luigi Lo cascio e Sergio Rubini. In cartellone tra gli altri grandi protagonisti della scena artistica italiana anche: Umberto Orsini, Giuseppe Pambieri e Paola Quattrini, Cochi Ponzoni e Erica Blanc, Mariangela D'Abbraccio, Daniele Pecci, Fabio Sartor, accanto ai danzatori Anbeta Toromani e Alessandro Macario, alla giornalista Paola Maugeri e al trombettista Paolo Fresu.

La Stagione Cedac, realizzata con il patrocinio del comune di Sassari, regione MiBACT e Fondazione di Sardegna si ispira quest'anno al grande cinema e alla musica. Dopo l'apertura con “Dracula” arriva in prima regionale “Quartet” (29 gennaio) di Ronald Harwood da cui Dustin Hoffman ha tratto l'omonimo film che vede sul palco del comunale un poker di attori amatissimi: Giuseppe Pambieri, Paola Quattrini, Cochi Ponzoni e Erica Blanc. Ad evocare il cinema d'autore arriva anche “Fronte del Porto” (25 febbraio) di Budd Schulberg, prima regionale diretta da Alessandro Gassmann che firma anche le scene. Nell'inedita versione partenopea di Enrico Ianniello Daniele Russo interpreta il ruolo di protagonista che nel 1954 fu di Marlon Brando nel film pluripremiato di Elia Kazan. Mariangela D'Abbraccio e Daniele Pecci (17 marzo) sono invece protagonisti di un'altra storia resa immortale grazie anche al cinema “Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams, per la regia di Pier Luigi Pizzi. La stagione presenta anche il 7 febbraio “La casa di famiglia” di Augusto Fornari (che firma anche la regia) e di Toni Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli e“Giro di Vite” (4 aprile) con drammaturgia e regia di Giancarlo Marinelli e con Romina Modello e Fabio Sartor. Infine “Il costruttore Solness” (27 aprile) di Henrik Ibsen, nella versione di Alessandro Serra ( regista del premiatissimo “Macbettu”) con Umberto Orsini nella parte del protagonista. «In questo cartellone particolarmente avvincente e originale abbiamo voluto inserire anche due appuntamenti dedicati al mondo della musica – ha sottolineato il direttore artistico Cedac Valeria Ciabatoni – come nell'affascinante progetto “Tempo di Chet. La versione di Chet Baker” (13 gennaio) di Leo Muscato e Laura Perini, che affidano all'arte di Paolo Fresu il compito di far rivivere il mito del musicista geniale e maledetto». Cronache di musica anche in “Rock & Resilienza” (5 marzo) con Paola Maugeri diretta da Emilio Russo". La Stagione di Danza (tutte prime regionali) si apre con “Coppélia”(16 gennaio) di Amedeo Amodio, da “Der Sandmann” di Hoffmann, con Anbeta Toromani, Alessandro Macario e i Solisti e il Corpo di Ballo della Compagnia di Daniele Cipriani: una favola nera in cui gioca un ruolo cruciale la bambola meccanica tra ricerche alchemiche e follia. Si prosegue il 13 febbraio con Il Ballet du Grand Théâtre de Genève che mette in scena i “Carmina Burana”, con musiche di Carl Orff e coreografia di Claude Brumachon. Un'inedita “Cenerentola” in scena il 20 marzo per la regia e coreografia di Jii Bubenicek, per il Nuovo Balletto di Toscana in coproduzione con il Maggio Musicale Fiorentino.

A chiudere gli appuntamenti con la danza “My Ladies Rock” (17 aprile) del coreografo francese Jean-Claude Gallotta, pioniere della “nouvelle danse”, per un omaggio alle artiste che hanno rivoluzionato la musica del Novecento da Aretha Franklin a Nico, Laurie Anderson, Janis Joplin, Joan Baez, fino a Nina Hagen, Patti Smith, Tina Turner e Marianne Faithfull.

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