Sassari celebra il Giorno dell'Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate
Sassari Nei primi mesi del 2026 la Brigata “Sassari” tornerà in Libano per una nuova missione di pace nell’ambito dell’operazione Unifil sotto l’egida delle Nazioni Unite. I militari sassarini opereranno lungo la Blue Line, la linea di confine tra Libano e Israele, con l’obiettivo di garantire il rispetto della risoluzione Onu 1701, sostenere la popolazione civile e affiancare le forze armate libanesi nel mantenimento della sicurezza e della stabilità.
Proprio mentre si prepara la nuova missione, questa mattina Sassari ha celebrato il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate con una solenne cerimonia al Parco “Emanuela Loi”. Davanti al monumento alle vittime di tutte le guerre si sono raccolte le autorità civili, militari e religiose, i gonfaloni del Comune e della Città Metropolitana, le associazioni combattentistiche e un picchetto d’onore interforze. Dopo l’alzabandiera e la deposizione delle corone ai Caduti, sono stati letti i messaggi del Presidente della Repubblica e del Ministro della Difesa, seguiti dal Bollettino della Vittoria e dall’intervento del presidente provinciale dei Combattenti e Reduci.
Del nuovo contingente Unifil faranno parte oltre 1.000 militari italiani, di cui più di 500 appartenenti alla Brigata “Sassari” tra il Comando Brigata, il 152° Reggimento fanteria, il Reggimento logistico, il 5° Reggimento genio guastatori di Macomer e il 45° Reparto Comando e Supporti Tattici "Reggio".
Una missione delicata e complessa, come quella conclusa lo scorso febbraio, quando i Sassarini vissero mesi di tensione e rimasero coinvolti in attacchi contro le strutture Onu, con alcuni militari feriti in modo non grave. La giornata di oggi è stata anche occasione per riscoprire la storia e le tradizioni della Brigata, con l’apertura del Museo storico “La Marmora” in piazza Castello e delle caserme “Gonzaga”, “Bechi Luserna” e “Pisano”, che hanno accolto cittadini e scolaresche tra cimeli, documenti e mezzi militari.
In occasione della ricorrenza del 4 novembre è stato anche possibile per cittadini e scolaresche riscoprire la storia e le tradizioni della Brigata Sassari, con l’apertura del Museo storico della caserma “La Marmora” in piazza Castello e delle caserme “Gonzaga” a Sassari, “Bechi Luserna” a Macomer e “Pisano” a Capo Teulada che hanno accolto cittadini e scolaresche tra cimeli, documenti e mostre statiche di mezzi ed equipaggiamenti militari di ultima generazione. A Sassari nella caserma i bambini dell’istituto “Brigata Sassari” di via Oriani e gli studenti del liceo classico del Convitto Nazionale Canopoleno incuriositi dalle opportunità che l’Esercito italiano mette a disposizione dei giovani, hanno assistito alla dimostrazioni di tecniche di difesa e scoperto come viene allestito un campo militare. (a cura di Luca Fiori e Ivan Nuvoli)