Paulilatino, in volo con il drone sugli olivastri devastati dal fungo australiano
Paulilatino, in volo con il drone sugli olivastri devastati dal fungo australiano
Paulilatino Il colore giallo che la telecamera del drone ha immortalato durante il suo volo nelle campagne di Paulilatino non è solo quello delle erbe secche sul terreno arido a causa della lunga siccità. È anche quello delle chiome di migliaia di olivastri che, da qualche mese, stanno soffrendo o si stanno addirittura seccando per l'azione di agente patogeno. La phytophthora bilorbang, il fungo arrivato dalla lontana Australia sino in Sardegna, sta infatti aggredendo le radici di migliaia di esemplari provocandone il deperimento. Dopo l'allarme partito proprio dalle colline di Paulilatino, la sua presenza è stata infatti riscontrata anche nelle aree rurali di Bauladu, Abbasanta e altri paesi del Guilcier e persino più a est tra Bauladu e Fordongianus. Il timore è che la situazione possa precipitare in fretta con il fungo che andrebbe ad aggredire l'intera popolazione degli olivastri della zona, una delle più grandi distese verdi europee con quelle caratteristiche ambientali, e possa poi colpire anche gli ulivi e quindi una parte importante dell'economia agricola del territorio. Nei giorni proprio a Paulilatino c'è stato un incontro tra l'amministrazione comunale e i responsabili del Servizio fitosanitario regionale, gli esperti dell’università di Sassari incaricati dello studio, le delegazioni del Corpo forestale di Oristano e Ghilarza e della compagnia barracellare, la commissione comunale Agricoltura e alcuni produttori. Serve un intervento immediato, che faccia seguito alla fase di studio per evitare di ritrovarsi di fronte a un danno ambientale enorme. Intanto il drone chiarisce molto bene quale è la situazione: accanto a olivastri ancora con le chiome verdi, ve ne sono altri con le chiome metà verdi e metà giallastre, altri totalmente secchi e ormai irrecuperabili. (a cura di Maria Antonietta Cossu)
