La Nuova Sardegna

Estate cafona all'Asinara, quattro turisti violano la fragilissima spiaggia di Cala Sant'Andrea






Asinara Incuranti dei divieti, sono sbarcati con un piccolo gommone a Cala Sant’Andrea, una delle aree più fragili e protette del Parco Nazionale dell’Asinara. È accaduto nella mattinata di mercoledì 11 giugno: quattro turisti, un uomo e tre donne, sono approdati sulla spiaggia, si sono immersi in acqua, hanno fatto volare un drone e hanno trascorso del tempo sulla battigia come se nulla fosse, violando un’area sottoposta a tutela integrale, dove è vietato qualsiasi tipo di attività umana, compresa la semplice balneazione. La scena non è passata inosservata. A notare il gommone e i comportamenti proibiti è stato un altro visitatore, che stava percorrendo uno dei sentieri autorizzati dell’isola. L’uomo ha cercato di richiamare l’attenzione dei quattro, invitandoli a lasciare la spiaggia. Ma la sua segnalazione è stata ignorata. Solo dopo aver allertato l’Ente Parco e insistito con determinazione, il gruppo ha deciso di allontanarsi. Cala Sant’Andrea è una delle poche zone dell’Asinara classificate come “a tutela integrale”, secondo la zonazione del Parco. Qui la protezione ambientale è assoluta: non si può sbarcare, nuotare, pescare, né tantomeno far volare droni (senza permessi) o avvicinarsi in barca. La spiaggia, caratterizzata da sabbia finissima, stagni temporanei e delicate formazioni dunali, ospita habitat fondamentali per la biodiversità isolana e rappresenta un’area di nidificazione per specie rare e protette, come il gabbiano corso. L’Asinara, dichiarata Parco Nazionale nel 2002, è uno dei luoghi più preziosi del Mediterraneo dal punto di vista naturalistico. Dopo decenni di isolamento come colonia penale, è oggi un santuario di biodiversità sia terrestre che marina, suddiviso in zone con diversi gradi di protezione. Le aree a tutela integrale, come Cala Sant’Andrea, sono quelle dove la natura deve restare incontaminata, senza alcuna pressione antropica. L’episodio di mercoledì ha riacceso l’attenzione sull’importanza del rispetto delle regole e sulla necessità di maggiore consapevolezza da parte dei visitatori. In un contesto fragile come quello dell’Asinara, anche un gesto all’apparenza innocuo può causare danni irreparabili all’ambiente. Il comportamento del turista che ha segnalato l’infrazione e ha contribuito ad allontanare i trasgressori è stato esemplare. Senza il suo intervento, l’ennesima violazione sarebbe forse passata sotto silenzio. (a cura di Federico Spano)

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