Chenamos in Carrela, l'universo del pane tra cibo e spiritualità
Monteleone Roccadoria Non è solo cibo. Il pane, in Sardegna, è storia, gesto antico, forma d’arte e rito collettivo. A Monteleone Roccadoria, ha preso vita una delle tappe simboliche del cammino culturale e gastronomico di Chenamos in Carrela, la manifestazione promossa dalla Pro Loco di Villanova Monteleone: un viaggio tra i sapori identitari del territorio, tra memoria e innovazione che culminerà sabato con la grande cena per strada.
Il titolo del quinto incontro collaterale – “Il pane tra cibo e ritualità” – racchiudeva la promessa mantenuta: nel più piccolo borgo del Sassarese, al centro, l’universo del pane, esplorato sotto molteplici prospettive. Il momento tecnico e culturale è stato affidato all’intervento di Tommaso Sussarello, esperto enogastronomo, che ha condotto un laboratorio sul lievito madre. A raccontarne il valore profondo è stato il professor Antonio Farris, presidente dell’Accademia Sarda del Lievito Madre, che ha ribadito l’urgenza di recuperare la panificazione antica: «Abbiamo perso un patrimonio. Il pane antico non solo è più salubre, ma nutre davvero, oltre ad essere superiore per gusto e olfatto».
Accanto al rigore scientifico, spazio alla creatività: all’interno del Museo del Pane si è tenuto un laboratorio riservato a cittadini e cittadine di Monteleone Roccadoria, organizzato dall’amministrazione comunale e condotto da Efisia Piria, esperta di pani decorati della tradizione. Un incontro partecipato, dedicato al pane artistico e cerimoniale, tra forme simboliche e decorazioni cariche di senso. In quella sala profumata di grano, il pane è diventato linguaggio, ornamento, offerta.
“Chenamos in Carrela” — che in sardo significa “Ceniamo in strada” — non è solo una rassegna: è un manifesto di cultura e identità. Lo ha spiegato con chiarezza Pietro Fois, presidente della Pro Loco: «Il percorso di quest’anno ci ha già portato a parlare di erbe spontanee, formaggi, carni, miele. Abbiamo voluto coniugare tradizione e alta gastronomia, e siamo entrati direttamente nelle aziende del territorio per raccontare i processi reali. Vogliamo che i piatti poveri della tradizione trovino spazio anche nei menù della ristorazione d’eccellenza».
In questo caso è stato il pane metafora ideale del progetto stesso: un impasto di territori, persone, esperienze. Ma anche una lenta lievitazione di saperi gastronomici che culminerà domani a Villanova Monteleone, con la prima delle due grandi cene in piazza del 2025.
Nella sua edizione “Primavera”, Chenamos in Carrela si trasforma in festa: per due giorni i sapori scoperti tappa dopo tappa torneranno protagonisti, condivisi sotto le stelle. Domani 21 giugno dalle 18, in piazza Generale Casula, spazio ai giochi in legno della compagnia Tricirco e uno spettacolo clown curato da Mamatita Extra Festival. Alle 19.30, la lunga tavolata ospiterà la cena sociale: piatti della tradizione rivisitati, vini, miele, formaggi, seadas, carni e — naturalmente — il pane con lievito madre del forno locale. La serata si chiuderà con il concerto del gruppo rock sardo Niera.
Domenica 22 si replica: circo e laboratori per tutte le età e musica country con la On The Road Band. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, realizzati con il sostegno del comune di Villanova Monteleone, del Ministero della Cultura e dell’Unione Europea, e inseriti nel network “Salude & Trigu” della Camera di Commercio di Sassari. (a cura di Rachele Falchi)