La sindaca Silvia Salis denuncia in consiglio comunale gli insulti sessisti ricevuti sui social
Genova «Sei proprio una gran putt...». È questo uno degli insulti ricevuti sui social dalla sindaca di Genova Silvia Salis, che ha deciso di citarlo in aula durante la seduta del consiglio comunale per denunciare il linguaggio sessista e violento che colpisce le donne, anche quando ricoprono ruoli istituzionali. «L’uomo che ha scritto quel commento – ha spiegato – nelle sue foto tiene in braccio la figlia, ha nome, cognome e indicazione del luogo di lavoro. Non mi ha detto “incapace”, perché alle donne si dà della putt..., non dell’incapace». La sindaca ha ricordato altri episodi: commenti volgari sotto i post del Teatro Carlo Felice, insinuazioni sessuali come “si vede che suona il flauto”, e battute pesanti come “pensasse a prendere un po’ di belino, le calmerebbe i nervi”. «Non so – ha aggiunto – se a un sindaco uomo scriverebbero le stesse cose o se durante una campagna elettorale pubblicherebbero le sue foto in bikini. Anche quella è una forma di violenza». Salis ha collegato la vicenda al tema più ampio dei femminicidi e della cultura patriarcale, ribadendo la necessità di introdurre l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole. «Viviamo in una società ipersessualizzata – ha detto – e proprio per questo serve educazione: è dimostrato che aiuta a commettere meno errori. Se il centrodestra pensa che non serva, è lontano dalla realtà».