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Alghero, sfratto a due famiglie con bambini disabili. Il caso in Consiglio

Nicola Nieddu
Alghero, sfratto a due famiglie con bambini disabili. Il caso in Consiglio

Avevano occupato i locali Ats di via Tarragona

22 settembre 2022
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Alghero Due famiglie algheresi cercano urgentemente casa dopo lo sfratto esecutivo in seguito al decreto di sequestro preventivo dell'immobile situato in via Tarragona (alle spalle della chiesa della Mercede), emesso dal Giudice per indagini preliminari presso il Tribunale di Sassari, Giuseppe Grotteria. Le due famiglie dovranno lasciare l'abitazione entro il 19 ottobre.

Le famiglie hanno occupato lo stabile di proprietà dell’Ats che negli anni passati aveva ospitato degli ambulatori Asl per le vaccinazioni dei bambini. Occupazione che è avvenuta circa dieci anni fa e per via della quale le due famiglie avevano a suo tempo provveduto, a loro spese, ad allacciare acqua ed energia elettrica. Famiglie dove sono presenti anche dei bambini, alcuni con seri problemi di salute. Ora i due nuclei familiari sono nella disperazione e cercano delle soluzioni: case in affitto non se ne trovano facilmente e quelle poche hanno cifre che non possono permettersi.

La storia dello sfratto esecutivo alle due famiglie algheresi è stato oggetto di segnalazione durante il consiglio comunale di ieri pomeriggio da parte del consigliere Christian Mulas, che è anche presidente della commissione Sanità e membro della Commissione Servizi Sociali. Mulas ha chiarito che «occupare uno stabile, pubblico o privato, è ovviamente un reato. Detto questo – ha proseguito Mulas – dobbiamo considerare l'aspetto sociale: oggi, nel periodo più difficile di sempre, tra pandemia, crisi economica sociale e sanitaria, aumenti di energia elettrica e tutti i prodotti di necessità, assistiamo ad uno sgombero esecutivo nei confronti di due famiglie che oltre a non avere reddito hanno anche due minori in condizioni di disabilità».

Nel suo intervento Mulas ha chiesto che si prendano provvedimenti urgenti per trovare una soluzione idonea, ma nel frattempo, ha aggiunto, «sarebbe opportuno fermare subito questo sgombero in attesa che si possa trovare una soluzione a queste famiglie».

Il diritto alla casa quale diritto sociale, anche se non è previsto in modo espresso nella costituzione italiana è un diritto di tutti i cittadini. Tale diritto, sancito dall'Unione europea nella Carta sociale europea», è stato introdotto nella legislazione italiana a seguito della ratifica avvenuta con le legge 9 febbraio 1999 n. 30. Con questa norma viene stabilito che tutte le persone hanno diritto all'abitazione e all'articolo 31 viene previsto che le parti si impegnano a: favorire l'accesso all'abitazione di livello sufficiente; prevenire e ridurre lo status di “senza tetto” in vista di eliminarlo gradualmente; rendere il costo dell'abitazione accessibile alle persone che non dispongono di risorse sufficienti.
 

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