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A Uta detenuto colpisce due agenti con un bastone

A Uta detenuto colpisce due agenti con un bastone

La protesta del sindacato Uil della polizia penitenziaria: “Una situazione diventata ormai insostenibile”

19 settembre 2022
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Uta Ancora un'aggressione a danno degli agenti nel carcere mandamentale di Uta:  un detenuto  ha  colpito con un bastone due di loro facendoli finire in ospedale,  poi  ha cercato di incendiare la propria cella. Il grave fatto è stato reso pubblico dal segretario regionale della UIL Fp Polizia Pentenziaria: "La  situazione è ormai insostenibile – ha commentato Cireddu -, i vertici dell’Amministrazione fanno spallucce così  come le Istituzioni e la classe politica. Così non si può continuare".

Sono stati momenti di tensione  quando  un detenuto, con precedenti in comportamenti  violenti,  dopo aver effettuato  la telefonata ai propri familiari ha inizialmente preteso di andare in infermeria centrale senza un motivo apparente e nel momento in cui l’agente gli ha risposto di attendere nella propria cella per dargli il tempo di chiamare i sanitari, ha afferrato un bastone e si è scagliato contro il  poliziotto colpendolo violentemente.

A fatica e grazie all’intervento di un altro agente accorso in aiuto dell’aggredito, sono riusciti a immobilizzarlo ed a riaccompagnarlo nella propria camera, ma non senza riportare  conseguenze fisiche. I due poliziotti sono stati infatti accompagnati i al pronto soccorso di un ospedale esterno di Cagliari per essere medicati. Una volta rientrato nella cella,  il detenuto,  ha appiccato un incendio mettendo a rischio anche gli altri detenuti della sezione.  Anche in questo caso è stato provvidenziale l’intervento di altri agenti che sono riusciti a trarlo in salvo ed a domare le fiamme prima che potessero propagarsi pericolosamente.

“Ad un giorno dell’arrivo in Sardegna del segretario nazionale generale Gennarino Defazio per visitare gli Istituti di Sassari e Tempio - ha detto Michele Cireddu -  denunciamo l’ennesima violenza perpetrata a danno dei nostri poliziotti nell’Istituto di Uta,  dove si verifica un numero di eventi critici che, con le proporzioni numeriche della popolazione detentiva,  non ha paragoni in tutta la penisola. E’ ormai uno stillicidio di eventi critici: aggressioni nei confronti degli operatori, risse tra detenuti, autolesionismi, gli agenti sono ormai allo stremo".(l.on)

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