La Nuova Sardegna

Il caso

Crescono i disabili ma solo una scuola su 3 è accessibile. Istat: il 14% dei prof di sostegno assegnati tardi e il 32% senza formazione

di Valentina Roncati
Crescono i disabili ma solo una scuola su 3 è accessibile.  Istat: il 14% dei prof di sostegno assegnati tardi e il  32% senza formazione

03 dicembre 2022
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ROMA Aumentano gli alunni con disabilità che freqentano le scuole italiane: nell'anno scolastico 2021-2022 sono 316mila (+5% rispetto al precedente anno scolastico).

Cresce anche il numero degli insegnanti di sostegno - sono oltre 207mila, quasi 200mila nella scuola statale e più di 7mila nella scuola non statale, in crescita di oltre 16mila unità rispetto all'anno scolastico precedente (+8% solo nella scuola statale) - ma ben il 14% viene nominato in ritardo rispetto all'inizio dell'anno scolastico e il 32% non ha una formazione specifica. Inoltre solo il 33% delle scuole sono accessibili agli alunni con disabilità motoria - la Regione più virtuosa è la Valle d'Aosta, con il 58,4% di scuole accessibili, invece la Provincia autonoma di Bolzano si distingue per la presenza più elevata di barriere fisiche, con il 19% di scuole accessibili - solo il 16% delle scuole dispone di segnalazioni visive per studenti con sordità o ipoacusia, mentre le mappe a rilievo e i percorsi tattili, necessari a rendere gli spazi accessibili agli alunni con cecità o ipovisione, sono presenti solo nell'1,5% delle scuole.

Molto deve essere fatto insomma sul fronte delle barriere architettoniche e per la disabilità sensoriale. Il quadro lo fornisce l'Istat nel Report diffuso oggi in occasione della Giornata Internazionale delle persone con disabilità che contiene l'ultima indagine sull'inclusione scolastica. Nel 2021-22, quando si era ancora in piena pandemia, le nuove disposizioni per la scuola, oltre a limitare il ricorso alle lezioni a distanza, hanno consentito a molti studenti con disabilità di partecipare in presenza durante i periodi di restrizioni.

Nelle scuole che hanno attivato la DAD (64%), più di 86mila studenti con disabilità hanno preso parte alle lezioni in presenza mentre il resto della classe era collegata da remoto; quasi 76mila hanno invece partecipato a distanza al pari dei compagni.

Degli 86 mila in presenza tuttavia, solo uno su tre ha potuto interagire con i coetanei collegati da remoto, gli altri hanno partecipato con il solo insegnante per il sostegno, in totale isolamento dal gruppo classe. Il report evidenzia poi un aumento gli alunni con "altri" bisogni educativi speciali: rispetto all'anno scolastico 2017/2018 la presenza di questi studenti all'interno della scuola risulta in aumento del 23% (+113mila circa).

Alle scuole medie gli alunni con bisogni educativi speciali, esclusi i ragazzi con disabilità, rappresentano ben il 12,3% degli alunni iscritti, contro il 7% nella scuola primaria; negli ultimi quattro anni l'incremento più consistente si osserva però nella scuola superiore dove sono aumentati di circa 85mila unità. Il Pai, Piano annuale per l'inclusività è uno strumento di programmazione purtroppo non sempre utilizzato. 

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