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I consigli

Mani e unghie, come difenderle dal freddo. L'intervista alla dermatologa Franca Tantussi

di Sabrina Chiellini
Mani e unghie, come difenderle dal freddo. L'intervista alla dermatologa Franca Tantussi

Ma prendersi cura delle mani e delle unghie non è solo un fatto estetico, perché il loro stato di benessere è legato anche al loro stato di salute

19 gennaio 2023
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Le mani sono la parte del nostro corpo, insieme al viso, che più ci rappresenta. Sono un importante mezzo di comunicazione. Salutiamo con una stretta di mano, attraverso la gestualità trasmettiamo il nostro carattere, i nostri stati d’animo. E dall’aspetto delle mani mostriamo il modo di prendersi cura di se stessi. L’importanza dell’aspetto estetico delle mani e delle unghie è dimostrato dai sempre più numerosi centri estetici specializzati per la ‘nail art‘, oppure basta navigare sui social per vedere tutte le proposte di tendenza dedicate alle unghie .

Ma prendersi cura delle mani e delle unghie non è solo un fatto estetico, perché il loro stato di benessere è legato anche al loro stato di salute. Sono molte le malattie dermatologiche a carico di questo distretto ed esistono anche problematiche interne al nostro organismo che si manifestano con alterazioni a carico delle unghie. Ne abbiamo parlato con la dottoressa Franca Tantussi, dermatologa di Pontedera.

Quali sono le malattie della pelle più comuni?

"Senza dubbio sono le dermatiti da contatto, la disidrosi e le micosi. L’aspetto clinico è spesso sovrapponibile: la pelle si presenta in chiazze arrossate con desquamazione o con presenza di vescicole più o meno profonde. Quasi sempre si associa sintomatologia pruriginosa. Sta al dermatologo fare una diagnosi sulla base della anamnesi e su alcuni esami culturali di frammenti di pelle per verificare un’eventuale infezione batterica o micotica. Ci si avvale anche di test allergologici perché spesso queste dermatiti insorgono in soggetti allergici costituzionalmente od in soggetti che manifestano intolleranza o meglio allergia a sostanze con cui vengono a contatto costantemente. Queste malattie hanno un decorso acuto o cronico specialmente la disidrosi in cui viene riconosciuto lo stress come fattore scatenante oppure la esposizione a clima caldo umido in soggetto predisposto".

Come curarle?

"La terapia si avvale di farmaci assunti per via generale in caso di bisogno e di terapia locale che spazia da creme cortisoniche fino ad immunosoppressori nel caso di dermatiti allergiche, ad antimicotici od antibiotici per le forme infettive . Per ogni dermatite delle mani è consigliabile rivolgersi al dermatologo in modo tale da bloccarne l’evoluzione e la sintomatologia che spesso arriva ad essere limitante per l’uso delle mani oltre che dolorosa. Più complesse da un punto di vista diagnostico e terapeutico sono le dermatiti a carico delle unghie. Le unghie hanno un’anatomia complessa e il loro stato di salute è visibile dall’aspetto della lamina ungueale, dai solchi cutanei ungueali laterali e dall’eponichio, la cosidetta cuticola che si trova sulla origine dell’unghia. In condizione di salute le unghie appaiono forti, di colore roseo, leggermente elastiche e la cute circostante non è alterata.

Quando la lamina presenta alterazioni del colore, di spessore, di fragilità e la cute attorno arrossata è importante fare una diagnosi per iniziare una terapia idonea.

Senza dubbio le onicomicosi, le infezioni da miceti sono le più frequenti. Responsabili per il 90% sono i dermatofiti seguiti dalle muffe e dalla candida. Colpisce prevalentemente gli alluci ed è accompagnata da ispessimento sub ungueale. Il colore può variare da bianco a giallastro o brunastro. La lamina ungueale può essere colpita solo lateralmente o a livello del bordo libero o a livello della matrice. La diagnosi certa si ottiene con l’esame colturale dove frammenti di unghia vengono fatti crescere in ambiente adatto e messi poi a contatto con antibiotici od antifungini per valutare la terapia specifica che di norma è molto lunga di circa 3/6 mesi per via generale ed altrettanto con uso di lacche preferibilmente idrosolubili.

Frequentemente variazioni di colore delle unghie che simulano una onicomicosi si verificano in seguito a traumi del dito per calzature non adatte in sportivi o camminatori. In questo caso l’esame colturale è negativo e l’alterazione si risolve spontaneamente con la rimozione del trauma.

Altra patologia frequente che pone una diagnosi differenziale con le onicomicosi è la psoriasi che oltre che a livello cutaneo può manifestarsi a carico della lamina ungueale. Spesso la diagnosi è difficile. Oltre all’ anamnesi e all’esame colturale si ricorre alla onicodermoscopia, vale a dire un esame strumentale fatto con un videodermatoscopio che ingrandisce di 100 volte le lesioni e ci consente di vederne le caratteristiche che differenziano le due patologie. La terapia è qui più complessa, meglio sempre rivolgersi a un dermatologo".

Altra alterazione che si ritrova in persone anziane è la onicogrifosi dove la lamina ungueale si inspessisce verso l’alto e spesso da una parte in modo incontrollato per difettosa funzione della matrice . Qui una adeguata assistenza del podologo è sufficiente.

Unghie fragili: da cosa dipende

“La fragilità ungueale, abbastanza frequente, si manifesta con unghie che si rompono, si sfaldano, sono fragili e prive di elasticità. Tra le cause principali ci sono l’invecchiamento e tutte le condizioni che favoriscono la disidratazione dell’unghia per frequente uso di smalto, per effetto di solventi aggressivi o prodotti per la rimozione di smalti. Il sesso più colpito è quello femminile e le categorie sono in genere i meccanici, i cuochi, le massaie per il continuo contatto con acqua più l’ uso di prodotti detergenti. Talvolta può essere traumatica o conseguente a malattie dermatologiche (lichen planus, psoriasi, alopecia areata) o ad affezioni sistemiche od a stati carenziali.

Clinicamente si manifesta in più modi. Con un aspetto di sfaldamento a lamelle del margine dell’unghia o con rotture longitudinali o con chiazze piccole biancastre dove la superficie dell’unghia spolvera. Le sostanze importanti per una corretta crescita e struttura dell’unghia sono alcuni oligoelementi (ferro, zinco, selenio) vitamine (B6, A,C,E,Biotina )ed aminoacidi (cistina,arginina, acido glutammico). Si consigliano norme comportamentali come tenere le unghie corte, indossare guanti protettivi con guanti di cotone, l’applicazione di lacche idratanti e rinforzanti e l’assunzione di integratori alimentari per 4/6 mesi”.

I consigli contro il freddo

In inverno le mani esposte alle temperature fredde esterne possono in alcuni individui andare incontro a secchezza e ruvidità fino alla comparsa di sensazione di pelle molto fredda ed arrossamento fino a sintomi più importanti come il dolore, il prurito o la comparsa di geloni e ragadi.

Le mani a differenza di altri distretti corporei possiedono uno strato cutaneo ed adiposo meno spesso, ne sono quasi privi così come non hanno ghiandole sebacee che ne lubrificano la superficie e la proteggono, inoltre se sottoposte a lavaggi frequenti perdono quella miscela naturale idratante che fa da schermo protettivo. La secchezza e la ruvidità delle mani in inverno è naturalmente accentuata in soggetti predisposti allergici.

Cosa fare? Il primo passo è quello di utilizzare per il lavaggio detergenti delicati ed applicare spesso creme idratanti oltre ad adottare accorgimenti come asciugarsi bene le mani con salvietta evitando l’uso di asciugatori a caldo. Naturalmente è consigliata la protezione con guanti. L’insorgenza di sintomi più importanti come senso di freddo, dolore e comparsa di geloni avviene in soggetti predisposti con disregolazione circolatoria a stimoli termici nei confronti della quale poco si può fare tranne che prevenire proteggendosi dal freddo ed usando buone norme. Questi sintomi insorgono quando da una situazione di freddo in cui si ha una reazione di vasocostrizione eccessiva si passa ad una situazione di caldo in cui si ha una vasodilatazione altrettanto eccessiva. Quindi è buona norma proteggere le mani dal freddo ed evitare un surriscaldamento repentino come mettere le mani su fonti calde . Quando sono comparsi i geloni e le ragadi si curano con creme ad effetto antinfiammatorio a base di cortisone o creme antibiotiche per evitare la sovrainfezione.

L’uso frequente di creme lenitive più volte al giorno a base di sostanze vasoprotettive come la centella o aloe possono dare un piccolo aiuto”.

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