La Nuova Sardegna

Dall’aula

Strage di Viareggio: la cassazione boccia i ricorsi di Soprano e Castaldo


	29 giugno 2009: l'inferno di fuoco e distruzione a Viareggio
29 giugno 2009: l'inferno di fuoco e distruzione a Viareggio

Sono l’amministratore delegato di Trenitalia e quello di Cargo Chemical prima e dirigente responsabile di Fs Logistica in un secondo momento. "Nuovamente - spiega l'avvocato Dalle Luche - ha trovato conferma quanto sancito con la sentenza della Cassazione dell'8.1.2021 e ribadito con la sentenza della Corte di Appello di Firenze del 30 giugno scorso, in tema di responsabilità di Soprano e Castaldo per quanto riguarda la mancata tracciabilità-manutenzione del carro sviato a Viareggio"

13 luglio 2022
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VIAREGGIO. La Cassazione ha respinto il ricorso straordinario contro la sentenza dell'8 gennaio 2021 sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009 presentato da parte di Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia, e Mario Castaldo, amministratore delegato di Cargo Chimical prima, e dirigente responsabile di FS Logistica poi. La Cassazione ha ritenuto i due ricorsi - ciascuno ha presentato il proprio - inammissibili. Lo rende noto l'avvocato Gabriele Dalle Luche, parte civile per Il Mondo che Vorrei, la onlus dei familiari delle vittime.

"Nuovamente - spiega l'avvocato Dalle Luche - ha trovato conferma quanto sancito con la sentenza della Cassazione dell'8.1.2021 e ribadito con la sentenza della Corte di Appello di Firenze del 30 giugno scorso, in tema di responsabilità di Soprano e Castaldo per quanto riguarda la mancata tracciabilità-manutenzione del carro sviato a Viareggio". In particolare "è stato rigettato il ricorso straordinario proposto contro la sentenza della Corte di Cassazione dell'8.1 2021 da parte di Soprano Vincenzo, amministratore delegato di Trenitalia, e Castaldo Mario, amministratore delegato di Cargo Chimical prima, e dirigente responsabile di Fs Logistica poi. Ricorso che si basava su un asserito errore di fatto che Cassazione avrebbe commesso rispetto alle posizioni soggettive dei due imputati in relazione alla loro responsabilità rispetto al carro incidentato. Tali ricorsi sono stati dichiarati inammissibili e rigettati".

Marco Piagentini, uno dei superstiti, in una nota della onlus afferma che "durante il processo di appello era stato tentato un ultimo colpo di coda delle difese di alcuni imputati. Questi ricorsi sono stati dichiarati inammissibili e rigettati. Per la quinta volta un tribunale dichiara e sancisce la verità dei fatti. Ancora una volta si sottolinea le responsabilità apicali dei vertici di ferrovie (non perché un operaio non ha serrato un bullone) ma poiché gli amministratori delegati di Ferrovie, consapevolmente avendone le competenze, le capacità tecniche, ed economiche, avrebbero potuto evitare la Strage di Viareggio, con una corretta manutenzione del carro, che invece sarebbe stata omessa in modo sistematico. L' associazione sottolinea nuovamente quanto fondamentale sarebbe la presa di coscienza delle istituzioni sul tema della sicurezza senza nascondersi dietro norme ed articoli dettati dell'agenzia Era". 

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