La Nuova Sardegna

La pioggia tanto attesa è puntualmente arrivata ed è caduta anche in maniera intensa su alcune zone del nord dell'Italia, ma le temperature sopra la media delle settimane passate restano comunque un'incognita rischiosa, soprattutto in montagna, tanto che sulla Marmolada, a poche settimane dalla tragedia del crollo del ghiacciaio – avvenuto il 3 luglio -, il sindaco di Canazei ha firmato un'ordinanza urgente con cui amplia l'area in cui vige il divieto di accesso alla zona, comprendendo anche la sponda del lago Fedaia in corrispondenza del seracco franato lo scorso 3 luglio.

E sempre a causa delle alte temperature e della mancanza di piogge, in questo caso di neve, si ferma la sci estivo ai piedi del Cervino, con lo stop agli impianti di risalita sul Plateau Rosà (3.500 metri), in territorio svizzero.

I nubifragi intanto si sono abbattuti nelle ultime ore pur senza scalfire la siccità - diventata emergenza costante - nell'altoatesina Val Venosta e nel Pordenonese. E il maltempo all'orizzonte di territori soleggiati da mesi punta ora ad estendersi al Nord: la Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni avverse in nove regioni con allerta gialla che interesserà oltre al nord anche Abruzzo ed Emilia Romagna.

Perturbazione che spaccherà in due l'Italia: al settentrione è infatti previsto un calo delle temperature anche di 7 gradi, mentre il sud sarà ancora nella morsa del caldo. Il repentino cambio del quadro climatico sarà dunque sufficiente, almeno per una parte del Paese, ad allentare la morsa dell'anticiclone africano. Ma non ad allontanare il deficit idrico. Per questo la produzione italiana 2022 di grano duro potrebbe essere inferiore di circa il 16% rispetto all'anno precedente e al minimo degli ultimi cinque, secondo una prima ricognizione condotta da Ismea nei primi giorni di luglio, a operazioni di raccolta quasi terminate.

"Dobbiamo salvare ogni litro di acqua potabile a disposizione, perché le riserve sono finite - afferma l'assessore all'ambiente del Piemonte - . In questo ambito la regione intende mettere in campo una sorta di 'Piano Marshall per l'acqua', con investimenti globali che fino al 2026 sfiorano il miliardo di euro. Anche in Veneto la situazione resta critica: "il cuneo salino nel Po è arrivato a 21 chilometri. Di solito il sale, nei fiumi, si trova a 3-400 metri. Per la prima volta l'abbiamo trovato anche nel Livenza, dove non eravamo abituati", spiega il presidente Luca Zaia annunciando "il disgelo anticipato di tre mesi, perché lo stato in cui versiamo oggi dovrebbe verificarsi a fine estate. Siamo in bollino ultrarosso". E dopo le altre regioni, anche le Marche hanno riferito che il prossimo 2 agosto chiederanno al Governo lo stato di emergenza. Il presidente di Coldiretti, Ettore Prandini, che ha incontrato il premier Draghi sul dl aiuti, ha annunciato che il tema siccità verrà affrontato nel prossima riunione del Governo.

"Abbiamo sottolineato la necessità di pianificare investimenti di carattere strutturale che siano risolutivi del problema", precisa Prandini. L'attenzione di tutti resta rivolta alle prossime settimane e a previsioni che annunciano stabilità e precipitazioni quasi assenti. Secondo il Bollettino sulle ondate di calore del ministero della Salute sono state 13 le città in bollino rosso oggi tra cui Catania, Firenze, Palermo, Perugia e Roma ma nei prossimi giorni si registrerà una attenuazione con molte città che passeranno ad allerta verde.