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Lei diventa uomo e lui donna, sognano nozze a Recanati: "Trans non è marziano"

Gianluigi Basilietti
Lei diventa uomo e lui donna, sognano nozze a Recanati: "Trans non è marziano"

Per la coppia, nuova identità di genere certificata anche dall'ufficio anagrafe del Comune che nei giorni scorsi ha provveduto a consegnare a entrambi i nuovi documenti d'identità

11 agosto 2022
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ANCONA, 11 AGO - Lei diventa un uomo, lui una donna, hanno una nuova identità di genere e sognano di sposarsi a Recanati (Macerata). "Siamo felicissimi, finalmente per lo Stato italiano siamo Maura ed Emanuele e non più Mauro e Adriana": a dirlo all'Ansa è proprio Maura Nardi, 40 anni, marchigiana di Recanati che, assieme al compagno e convivente Emanuele Loati (35 anni), ha deciso di rendere pubblico il loro doppio percorso che li ha portati ad avere nuove identità di genere.

Certificate anche dall'ufficio anagrafe del Comune che nei giorni scorsi ha provveduto a consegnare alla coppia i nuovi documenti d'identità. Maura è una giornalista pubblicista, socia e voce storica di Radio Erre, l'emittente radiofonica della sua città. "Emanuele, che è originario della Romania - racconta la compagna raggiunta al telefono - ha vissuto per anni a Lanciano, per poi trasferirsi qui a Recanati da quando abbiamo iniziato la nostra relazione tre anni fa e lavora in una mensa di una casa di riposo".

La 40enne, attualmente impiegata come centralinista in municipio, racconta come si sono conosciuti con Emanuele, ma ci tiene a chiarire subito: "Per il momento non ci sposiamo, anche se il matrimonio resta un obiettivo che andrà a coronare la nostra relazione". In ogni caso, il sindaco Antonio Bravi, se vorranno, è pronto a sposarli in Comune. "Non ci sono pregiudizi. Se decideranno di celebrare le nozze in Comune lì sposerò io con immenso piacere. Siamo una comunità aperta a tutte le situazioni. Una città di cultura che va di paro passo con i cambiamenti". "Ci siamo conosciuti - ricorda - su un gruppo transgender di Facebook e poco dopo abbiamo iniziato a frequentarci. Entrambi avevamo già avviato il nostro percorso che ci ha portato al cambio di genere praticamente insieme". Maura riferisce anche di avere origini umbre oltre che marchigiane. "La nostra convivenza è iniziata poco tempo dopo esserci conosciuti - racconta - All'inizio Emanuele faceva il pendolare con Lanciano, per poi stabilirsi definitivamente a Recanati".

La 40enne - affetta da cecità dall'età di 19 anni - non nasconde quanto sia stato impegnativo il percorso che l'ha condotta ad essere una donna anche per lo Stato italiano, "ma è stato doveroso farlo e non certo per esibizionismo o per gioco". "Adesso che entrambi l'abbiamo completato, vogliamo vivere una vita normale come tutti, con serenità e in armonia", aggiunge. "Ho potuto contare sull'appoggio della mia famiglia, - sottolinea - a iniziare da mamma, papà e mia sorella. Più autonomo è stato invece il tragitto che ha percorso Emanuele, anche se la sua famiglia - la mamma, la sorella e i due fratelli - lo hanno sempre comunque accettato". Maura tiene molto a trasmettere il significato più profondo della loro storia: "spero possa essere di aiuto a tante altre persone". "Ci auguriamo - aggiunge - di aver lanciato in tutti questi anni dei messaggi di positività attraverso la nostra vita quotidiana. Insomma, la persona transessuale è una persona come tutte e non un marziano". Adesso a Maura ed Emanuele non resta che guardare al futuro: "Ma vogliamo fare le cose con calma, veniamo da anni di fatica e ci meritiamo un di vivere le nostre giornate senza più affanni". 

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