La Nuova Sardegna

Omicidio

Uccide una pensionata e va in vacanza, al ritorno viene arrestato

Stefano Rottigni
Uccide una pensionata e va in vacanza, al ritorno viene arrestato

L'uomo è un volontario in un'associazione per anziani: gli investigatori escludono la rapina

19 agosto 2022
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MILANO. Carmela Fabozzi, 73 anni, vedova da tempo, era «una persona cordiale ma schiva e riservata», aveva «lavorato una vita intera in Svizzera» e percepiva «una pensione che le consentiva di vivere comodamente senza preoccupazioni di carattere economico».

Una vita "piccola" la sua, scrive il gip che ha disposto l'arresto del suo presunto omicida, «prevalentemente spesa a Malnate tra i negozi dove faceva i suoi acquisti e le visite quasi quotidiane al cimitero». Perché questa vita "piccola", ordinaria, sia stata stroncata con oltre nove colpi di un corpo contundente alla testa, un vaso di fiori, dovrà spiegarlo Sergio Domenichini, 66 anni con precedenti per reati contro il patrimonio, ricettazioni e truffe anche in danno di persone anziane.

Domenichini viveva di espedienti ed è stato arrestato al suo ritorno dalle vacanze, dove era rimasto dal giorno dell'omicidio, lo scorso 22 luglio, fino al 17 agosto lasciando l'albergo in cui si trovava senza pagare il contro. Il movente non è una rapina finita male, Domenichini, dalla casa ha preso solo due telefoni, staccati il giorno del delitto perché, secondo il gip, con "ogni evidenza contenenti messaggi e contatti riconducibili all'aggressore". I carabinieri del Reparto operativo Nucleo investigativo di Varese avevano individuato l'uomo anche sulla scorta delle testimonianze del vicini della vittima.

Era volontario per un'associazione che assiste anziani nei trasporti, nel portare loro cibo o medicinali e Carmela Fabozzi l'aveva già incontrato perché in alcune occasioni, aveva usato questo servizio. Dalle indagini erano emersi altri indizi. La donna era stata uccisa nell'ingresso dell'abitazione, vicino ad un mobile con un pesante vaso di fiori secchi, trovati sotto il corpo della donna, mentre il vaso era al suo posto. Gli accertamenti del Ris di Parma hanno consentito di trovare all'interno del vaso le impronte dell'arrestato, all'esterno tracce di sangue. Il piccolo appartamento appariva in ordine, con letto rifatto, la zona soggiorno sostanzialmente intatta. L'anziana era vestita con cura e aveva indosso anche qualche gioiello. Sulla sedia quasi accanto al punto in cui è stata uccisa, due borsette e sul tavolo un piccolo portafogli con una tessera bancomat e denaro contante.

I carabinieri del RIS hanno trovato impronte di sangue, invisibili a occhio nudo, lasciate da scarpe da ginnastica dalla suola molto particolare, del tutto simile a quella indossate dall'uomo nei video delle telecamere intorno all'abitazione della vittima quella mattina. Scarpe trovate nella sua auto e sulle quali vi erano macchie di sangue. ora oggetto di esame.

La presenza di Domenichini sul luogo del delitto emerge dalle immagini delle telecamere intorno all'abitazione della vittima che aveva cercato prima al telefono due volte senza ottenere risposta. Nel pomeriggio, a bordo dell'auto che aveva fatto lavare, aveva effettuato continui passaggi nella zona, senza apparente motivo, fino alla sera, quando era partito con la compagna per le vacanze. 

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