La Nuova Sardegna

L’indagine a Benevento

«Sei malata», donna muore per le cure a tumori inesistenti: due falsi medici indagati

di Giusi Brega
«Sei malata», donna muore per le cure a tumori inesistenti: due falsi medici indagati

Venivano praticati trattamenti per endovena e autotrasfusioni di sangue, con metodi artigianali e con miscele di sostanze non specificate ma dannose per la salute, come nel caso della 54enne deceduta che in realtà non soffriva di alcuna patologia

21 settembre 2022
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ROMA. Non avevano una laurea o un'abilitazione, eppure dicevano di essere medici e proponevano trattamenti 'alternativi' anche per patologie importanti come i tumori. Uno dei loro pazienti, una 54enne in realtà sana, è morta a seguito di uno dei loro trattamenti. Per questo motivo due fratelli sono stati posti uno agli arresti domiciliari per omicidio preterintenzionale, lesioni aggravate e truffa aggravata; l'altro all'obbligo di dimora per lesioni aggravate.

Le indagini, partite a marzo 2021 dopo la denuncia della famiglia della vittima, hanno fatto emergere i dettagli della vicenda: i due sedicenti medici - che ricevevano "pazienti” da varie aree geografiche e vantavano la collaborazione di un luminare esperto di medicina naturale in Germania - non si limitavano a prescrivere medicinali e rimedi naturali, ma praticavano sui pazienti spaventati da patologie inventate dei trattamenti “pseudosanitari e pseudoterapeutici”, come li ha definiti la stessa Procura di Benevento.

Come ricostruito dagli inquirenti, all'interno dell'appartamento adibito a studio medico venivano praticati trattamenti per endovena e autotrasfusioni di sangue, con metodi artigianali e con miscele di sostanze non specificate ma dannose per la salute, come nel caso della 54enne deceduta che in realtà non soffriva di alcuna patologia.

«La gente che si rivolge a trattamenti non riconosciuti dalla medicina tradizionale, a sedicenti medici o, peggio, "maghi”, rientra in diverse tipologie: chi ha realmente ricevuto una diagnosi infausta ed è disperato - per cui si affida a chiunque gli prometta un 'miracolo' - oppure persone sane, ma stressate, ansiose e magari un po' ipocondriache che, convintesi magari cercando su internet di avere qualche brutto male, dopo essersi sentite dire da un medico qualificato di essere in salute, si ostinano a cercare qualcuno che - in maniera disonesta - gli conferma la patologia, seppur inesistente», lo dice a LaPresse il professor Umberto Tirelli, oncologo e storica figura dell'Istituto Nazionale Tumori di Aviano, direttore scientifico e sanitario Clinica Tirelli Medical di Pordenone.

«Anche il Covid ha avuto un impatto sul fenomeno: a causa della pandemia molte persone non hanno potuto sottoporsi alle visite in ospedale, agli screening. Cercare aiuto altrove - spiega Tirelli - ha favorito la possibilità di incappare in certi personaggi senza scrupoli che hanno approfittato della loro vulnerabilità», aggiunge.

Ma come riconoscere un ciarlatano da un medico vero? «Innanzitutto tenendo ben presente che non esiste una 'cura segreta' che i dottori non conoscono o non vogliono usare. E poi porsi questa domanda: è un trattamento che si fa in ospedale? Se la risposta è no, meglio lasciar perdere». Lo spiega a LaPresse Salvo Di Grazia, medico chirurgo, divulgatore scientifico e autore del blog "MedBunker” dove spiega come difendersi dalle pratiche pseudo-mediche e delle fake news.

Inoltre, occorre «porsi delle domande quando viene nominato un fantomatico luminare straniero», prosegue il medico facendo riferimento al dettaglio della storia di cronaca in questione in cui i due di Benevento vantavano la collaborazione di un "esperto” di medicina naturale in Germania.

«I nostri medici sono tra i migliori al mondo. Per cui - aggiunge Di Grazia - è improbabile che una cura nota all'estero possa non essere conosciuta da un medico italiano. Infine, per essere proprio sicuri di trovarsi di fronte un professionista vero - conclude - basta cercare online il suo nome sul sito dell'Ordine del medici: è semplice e veloce ed evita brutte sorprese».

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