La Nuova Sardegna

L’incidente

Alluvione Marche, forza blocco stradale e investe un volontario di Grosseto

Alluvione Marche, forza blocco stradale e investe un volontario di Grosseto

L’automobilista è fuggito ma poi si è costituito. Giani: «Un gesto grave che nessun senso di esasperazione può giustificare»

24 settembre 2022
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SENIGALLIA. Abituato a fronteggiare le emergenze, stavolta ha avuto la prontezza di riflessi di schivare un’auto che lo stava per travolgere, e ha evitato conseguenze drammatiche, procurandosi solo contusioni a una gamba. Stamani (sabato 24 settembre), intorno alle 11 a Senigallia un volontario Vab della provincia di Grosseto – un 41enne, che era con la sua squadra maremmana a fronteggiare l’emergenza alluvionale nelle Marche – è stato investito da un automobilista mentre spalava il fango in una strada marchigiana dopo il furioso maltempo dei giorni scorsi che ha portato morte e distruzione.

Nei guai è finito un 74enne del luogo: voleva passare in una delle strade ancora chiuse per la rimozione di fango e detriti, all'incrocio tra via Anita Garibaldi e via Marche. Prima ha litigato con il volontario che stava presidiando le transenne, poi ha cercato di forzare lo stop, spostando le barriere ed è passato, investendo di striscio il volontario, per fuggire senza prestare soccorso. Adesso è denunciato in stato di libertà.

Subito sono scattate le indagini della polizia stradale, che grazie alle testimonianze è riuscita a risalire al responsabile, il quale nel frattempo – vistosi alle strette – si era costituito dai carabinieri. Barbieri, portato in ospedale per tutti gli accertamenti, ha riportato per fortuna ferite lievi. «Poteva andare molto peggio», ha detto lui, avendo visto le pessime intenzioni del tizio. 

«Affettuosa solidarietà e l'augurio di poter riprendere il proprio lavoro al fianco della popolazione colpita dal nubifragio dei giorni scorsi»: arrivano al volontario dal presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani. «Un gesto grave - sottolinea il presidente Giani - che nessun senso di esasperazione per la difficoltà della situazione può giustificare, tanto più perché colpisce una persona che sta prestando la sua opera, con generosità e impegno, per assistere quelle comunità così duramente provate».

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