La Nuova Sardegna

Il caso

Bimba di nove mesi picchiata, l’indagato è sotto choc: «Non ricordo»

di Francesco Floris
Bimba di nove mesi picchiata, l’indagato è sotto choc: «Non ricordo»

La sindaca: «Sgomento e vicinanza alla famiglia. La situazione di disagio non era nota alla comunità»

03 ottobre 2022
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MILANO. Ha ammesso di averla picchiata ma anche aggiunto di non ricordare, di essere sotto choc e avere vuoti di memoria rispetto ai minuti - forse secondi - in cui ha colpito quasi a morte una bimba di 9 mesi nella sua culla. La grande domanda a cui si proverà a rispondere martedì durante l'interrogatorio di garanzia è perché Mario Franchini, 28enne di Marina Franca (TA), mentre si trovava da solo con la figlia della sua compagna nella casa di Casarile (MI) dove convivono, ha dato in escandescenza colpendola con schiaffi e pugni e provocandole lesioni gravissime: frattura del cranio, emorragia celebrale, frattura dell’omero e del radio. L'ultino bollettino dell'ospedale Papa Giovanni XXIII dove la piccola è ricoverata parla di "condizioni stazionarie" e che "non è in pericolo di vita". Le indagini della procura di Pavia per tentato omicidio aggravato procedono nel massimo riserbo. La comunità non riesce a darsi una spiegazione.

«Si tratta di una famiglia che non ha mai dato problemi né al Comune e ai servizi sociali né alle forze dell'ordine» dice a LaPresse Silvana Cantoro, sindaca di Casarile, il piccolo comune di 4mila anime al confine fra la Città metropolitana di Milano e Pavia dove si sono svolti i fatti.

Parla di «sgomento e vicinanza alla famiglia», la sindaca, per una «situazione silente non nota alla comunità» riferendo come il condominio di via Colombo sia «in una zona centrale, non periferica come altre a ridosso di aree industriali, un contesto in cui non mi sarei mai aspettata potesse capitare qualcosa di simile».

L'uomo, un muratore del 1994 già censito in banca data dalle forze dell'ordine, è stato fermato domenica mattina dal Nucleo operativo radiomobile dei Carabinieri di Pavia e si trova in carcere. È assistito d'ufficio dall'avvocato Maria Teresa Gobba. Il sopralluogo nell'appartamento effettuato dai militari della Stazione di Binasco nel condominio di via Colombo ha permesso di trovare ulteriori riscontri. Secondo quanto ricostruito nel pomeriggio di sabato la mamma della bambina, preoccupata per il fatto di non riuscire a contattare Franchini al telefono, ha chiesto alla madre di andare a controllare l’abitazione: la nonna della piccola si è recata nella cameretta dove ha trovato la neonata e ha notato che aveva alcune ecchimosi sul volto e sul torace. Da lì la chiamata al 118, il ricovero prima all'ospedale San Matteo di Pavia e successivamente dagli specialisti pediatrici di Bergamo. 

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