La Nuova Sardegna

Olzai Il taglio di una ciocca di capelli per rendere omaggio e dare la propria solidarietà alle donne iraniane che protestano per il duro sacrificio di Masha Amini, giovane donna curda uccisa per non aver indossato correttamente il velo. A lanciare la campagna per un “gesto virale” quanto di consapevolezza generale, è Maria Maddalena Agus, prima cittadina di Olzai che in questo modo non è voluta rimanere indifferente a quello che lei considera «un inaccettabile integralismo religioso che governa lo stato da Komeini in poi – spiega –. A pochi giorni dall'assassinio di Masha è stata inoltre colpita a morte, con sei colpi di arma da fuoco, Hadith Najafi, la ragazza simbolo delle proteste in Iran. Come donna sono decisamente con le donne iraniane che adesso stanno manifestando per la morte di Masha, di Hadith Najafi e di altre 50 persone per rivendicare il diritto di esistere come donne e di non essere costrette a abiti prigione per tutta la vita. Come sarda – continua – sono altrettanto decisamente con le donne Kurde come Masha che subiscono una doppia sudditanza, quella dell’integralismo religioso e quella imposta dallo stato iraniano al suo popolo, il popolo curdo impedito di essere sovrano nella sua terra. Mi unirò simbolicamente anche io alla protesta delle donne iraniane che si stanno tagliando i capelli, in Iran e anche nelle città europee dove sono emigrate o esiliate politiche. Taglierò una ciocca dei miei capelli. Gesto che non cambierà molto la condizione delle donne iraniane – conclude – ma sarà un modo per sentirsi coinvolte e solidali Chiedo, alle donne di Sardegna e agli uomini di partecipare a questa piccola solidarietà, simbolica ma corale».