Rapina al portavalori in Toscana, in cella la banda dei sardi
I fatti risalgono al 28 marzo 2025 quando un commando armato assaltò in pieno giorno due furgoni sull’Aurelia
Nuoro Maxi operazione dei carabinieri all’alba di oggi 19 maggio: arrestate 11 persone, tutte di origini sarde e di età compresa tra i 33 e i 54 anni, ritenute responsabili a vario titolo di rapina pluriaggravata, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da guerra, munizioni, esplosivi, armi comuni da sparo, furto pluriaggravato e ricettazione. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal Gip del Tribunale di Livorno su richiesta della locale Procura della Repubblica, al termine di una complessa indagine condotta dal Nucleo Investigativo di Livorno.
I fatti risalgono al 28 marzo 2025, quando un commando armato e travisato, con marcato accento sardo, assaltò in pieno giorno due furgoni portavalori sulla SS1 Aurelia, nel comune di San Vincenzo, riuscendo a impossessarsi di circa 3 milioni di euro e a fuggire. L’operazione, che ha visto impegnati oltre 300 carabinieri tra cui i reparti speciali del R.O.S., GIS, 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”, Squadroni Eliportati “Cacciatori Sardegna e Sicilia”, Nuclei Elicotteri di Pisa ed Elmas, SOS dei Battaglioni Toscana e Sardegna e il Nucleo Cinofili di Firenze, si è svolta nelle province di Nuoro, Pisa e Bologna. Nove gli arresti in Sardegna eseguiti tra Ogliastra, Baronia, Goceano, nei comuni di Silanus, Girasole, Ottana e Bottida, Tortolì, Bari Sardo, Jerzu, Villagrande, Irgoli, Ollolai, Olzai. Gli altri uno a Bologna e uno a Pisa.
Le indagini hanno permesso di ricostruire le relazioni tra gli indagati e il loro ruolo nell’organizzazione del colpo, evidenziando la loro pericolosità e la grande capacità nell’uso di armi da guerra ed esplosivi. Sono emerse inoltre attività preparatorie durate mesi, la creazione di alibi e il reperimento di veicoli rubati o rapinati utilizzati per bloccare i mezzi portavalori.