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Camping Isola dei gabbiani, Luciano Mele non ha commesso reati. Il pm: a processo l’accusatrice

Camping Isola dei gabbiani, Luciano Mele non ha commesso reati. Il pm: a processo l’accusatrice

La confinante adesso deve rispondere di calunnia. Mele era stato accusato di gravi violazioni ambientali

09 agosto 2022
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Palau. Il camping Isola dei gabbiani, a Porto Pollo, era finito nel mirino dei carabinieri del Noe, il Nucleo operativo ecologico di Sassari: in un esposto del dicembre 2019, si denunciavano una serie di irregolarità che avrebbe commesso il legale rappresentante della società I Gabbiani, proprietaria del camping, Luciano Mele. Gravi violazioni ambientali che, però, in seguito agli accertamenti dei carabinieri di Palau, si sono rivelate infondate. L’accusatrice di Mele è stata quindi denunciata per calunnia dagli stessi investigatori che non avevano trovato nessun riscontro alle accuse contenute nell’esposto presentato contro Mele. Per Sabrina Masu, figlia ed erede della defunta Micaela Soranzo, proprietaria del terreno confinante col camping “Isola dei Gabbiani”, il sostituto procuratore di Sassari, Beatrice Giovannetti, ha chiesto il rinvio a giudizio. Già fissata l’udienza preliminare. Si terrà a novembre nel tribunale di Sassari. Quello in atto non è che un ennesimo scontro di una guerra ventennale che vede contrapposti gli eredi Soranzo e Luciano Mele.

Nel 2018, il gip del tribunale di Tempio aveva archiviato la posizione di Mele che era stato indagato per lottizzazione abusiva e abusi edilizi nel camping in seguito alla denuncia di un’altra figlia, erede Soranzo. Ora la nuova vicenda giudiziaria che vede Mele parte offesa. Il quale, attraverso il suo avvocato Ivano Iai, annuncia che si costituirà parte civile nel processo. «Chiederemo un risarcimento non inferiore a un milione di euro per i pesanti danni di immagine che il mio cliente sta subendo», riferisce il penalista. Sabrina Masu, difesa dall’avvocato Giuseppe Onorato, aveva accusato Mele di aver realizzato nel camping una discarica abusiva di materiali di varo genere, anche inquinanti, e di aver realizzato piazzole di sosta per il campeggio distruggendo la vegetazione. Accuse risultate infondate.

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