La Nuova Sardegna

Olbia

Il processo

Presunto stupro a casa Grillo: in aula a Tempio ecco Parvin Tadjik madre di Ciro


	L'arrivo in Tribunale a Tempio di Parvin Tadijk madre di Ciro Grillo
L'arrivo in Tribunale a Tempio di Parvin Tadijk madre di Ciro Grillo

Il ragazzo assieme ai tre amici genovesi è accusato di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo

21 settembre 2022
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Tempio Si è aperto stamani 21 settembre il processo a Ciro Grillo e ai tre amici genovesi Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria per i reati di violenza sessuale e violenza sessuale di gruppo di danni di due ragazze il 16 e il 17 luglio 2019 a Porto Cervo nella villa di Grillo. Una dei testimoni è Parvin Tadjik, madre di Ciro Grillo, che la notte in cui sarebbero stati commessi i reati, dormiva nell'edificio accanto e, in altra occasione, ha dichiarato di non essersi accorta di nulla. La donna è arrivata al Tribunale per rendere la sua testimonianza.  Davanti alla corte presieduta da Marco Contu (a latere Nicola Bonante e Marcella Pinna), sfileranno nove testi. Oltre la madre di Ciro Grillo, gli altri testimoni del pm sono una domestica, un'amica vicina di casa, due farmacisti e i gestori e dipendenti di un bar: dovranno ricostruire quanto successo quella notte e nelle ore seguenti. Il dibattimento si tiene a porte chiuse per tutelare le vittime, le due studentesse, una italiana e l'altra italo-norvegese, che all'epoca dei fatti avevano 19 anni, come i quattro imputati. Le ragazze saranno sentite in una delle prossime udienze, in audizione protetta.

La studentessa italo-norvegese, rientrata a Milano dopo la vacanza in Sardegna, aveva denunciato il fatto ai carabinieri della Compagnia Duomo, sostenendo di essere stata stuprata a turno dai quattro amici genovesi conosciuti al Billionaire. La ragazza aveva raccontato come una serata di allegria si era trasformata in una nottata da incubo: dopo la discoteca, il trasferimento nella casa di Porto Cervo per concludere la nottata. Qui la ragazza ha denunciato di essere stata costretta a bere vodka, quindi stuprata prima dal solo Corsiglia e in un secondo momento anche dagli altri tre. Tutto ripreso con gli smartphone dai quattro amici. Video e foto che sono stati sequestrati e ammessi agli atti del processo insieme ai messaggi in chat scambiati fra loro e fra le due ragazze. La Procura accusa il gruppo di stupro anche nei confronti della seconda ragazza, oggetto di foto oscene scattate mentre lei dormiva su un divano.

Tutti gli imputati, difesi dagli avvocati Enrico Grillo, Ernesto Monteverde, Sandro Vaccaro, Gennaro Velle, del Foro di Genova, Antonella Cuccureddu e Mariano Mameli del Foro di Sassari, si sono sempre dichiarati innocenti, sostenendo che i rapporti sessuali fossero consensuali. Un'innocenza cui non credono il procuratore Gregorio Capasso e gli avvocati di parte civile, Giulia Bongiorno, Vinicio Nardo e Fiammetta Di Stefano. 

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