La Nuova Sardegna

Olbia Alla lotteria della salute possono partecipare pochi fortunati. Solo dieci pazienti al giorno staccano il biglietto vincente per fare le analisi al Laboratorio dell’ospedale pubblico. Dall’undicesimo i controlli del sangue si devono fare dai privati. Arriva per bocca del consigliere di opposizione, Rino Piccinnu, la denuncia in consiglio comunale sullo stato della sanità cittadina. «Sono preoccupato perché in ospedale possono fare le analisi solo dieci persone – dice Piccinnu –. Dall’undicesimo ci si deve rivolgere ai privati, a pagamento. E molti non se lo possono permettere. Ma non c’è solo questo. Ci sono anziani che hanno levato il gesso ma non possono fare riabilitazione perché al momento non c’è nemmeno un fisiatra. Se vai a chiedere al Mater il primo appuntamento utile è a marzo del 2023. Ma questa situazione è ripetibile per tante altre discipline. La conclusione è una sola: chi ha i soldi si cura, chi non li ha può anche morire».

Piccinnu usa parole crude, che rendono bene la gravità della situazione. E incalza il sindaco Settimo Nizzi che proprio nell’ultimo consiglio comunale aveva chiesto ai consiglieri regionali galluresi di battere i pugni a Cagliari. «L’idea del sindaco era giusta e lo invito a portarla avanti – conclude Piccinnu –. Se c’è da incatenarsi io sarà al suo fianco». Il sindaco Nizzi dà ragione a Piccinnu sulla necessità di proseguire la battaglia per la salute. «Abbiamo detto che avremmo aspettato la fine della campagna elettorale. Sarà utile fare un discorso chiaro con il governatore – ammette – piuttosto che andare a parlare con Tizio, Caio e Sempronio. Spetta a Solinas darci delle risposte. Se non ce le darà sappiamo come comportarci».