La Nuova Sardegna

Olbia

I danni del ciclone Cleopatra

Strada Olbia-Tempio, Li Gioi: «Bene l’Anas, ma la Provincia in ritardo nella stima delle risorse»


	La strada di Monte Pino chiusa dal 2013
La strada di Monte Pino chiusa dal 2013

Il consigliere del M5S sul cantiere di Monte Pino: «Se l’ente non dà queste informazioni la Regione non può procedere a stanziare le somme per il completamento»

02 febbraio 2023
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Olbia Denuncia il passo lento della Provincia di Sassari sul cantiere di Monte Pino. Al momento l’ente non ha ancora quantificato alla Regione le risorse che mancano all’appello per far ripartire i lavori della strada crollata in parte durante l’alluvione Cleopatra del 2013 e ancora oggi impraticabile.

«Se le risorse aggiuntive necessarie al completamento della strada provinciale 38 Olbia-Tempio non vengono quantificate, come si fa a sostenere che i fondi sono insufficienti? Sulla travagliata vicenda che riguarda la strada di Monte Pino ci troviamo nuovamente a un bivio», sono le parole del consigliere regionale del M5s, Roberto Li Gioi che ha portato il problema nella seduta del consiglio regionale. 

«Le risorse aggiuntive devono essere quantificate con urgenza. L’assessorato regionale i Lavori pubblici è in attesa di queste informazioni indispensabili per poter finanziare gli interventi e dare finalmente gambe a un progetto rimasto congelato per troppo tempo – attacca Li Gioi -. Senza una stima dei costi è infatti impossibile che venga rispettato il cronoprogramma dei lavori, predisposto dall’amministrazione provinciale e posto a base di gara per l’affidamento dei servizi tecnici, che prevede la conclusione delle attività di progettazione nel mese di agosto 2023, l’avvio dei lavori nel mese di gennaio 2024 e la conclusione ad agosto 2024».

Il consigliere pentastellato riferisce che «l’intervento in corso di realizzazione a cura dell’Anas sta procedendo ed è quasi ultimato, mentre la Provincia, sollecitata più volte, è ancora incomprensibilmente in grave ritardo. Da quasi nove anni gli automobilisti che percorrevano quotidianamente la strada di Monte Pino, e in particolare il tratto crollato, dal km 1,250 al km 4,600, sono costretti a percorrere strade alternative allungando il percorso. Per quanto tempo ancora i galluresi dovranno continuare a patire gli innumerevoli disagi che comporta questa chiusura? Sono trascorsi ormai quasi dieci anni dai tragici eventi che hanno colpito il territorio, e le comunità interessate attendono ancora il ripristino di un’arteria fondamentale per i collegamenti tra Alta e Bassa Gallura».

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