La Nuova Sardegna

Olbia

Diritti di sosta

A Olbia strisce rosa solo per cortesia, ma per il Codice della strada sono un diritto

di Serena Lullia
A Olbia strisce rosa solo per cortesia, ma per il Codice della strada sono un diritto

Se il Comune non adotta un regolamento e rilascia i contrassegni le forze dell’ordine non possono sanzionare la sosta abusiva

04 febbraio 2023
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Olbia  Un diritto spacciato per cortesia. Sancito dal Codice della strada ma reso inefficace dalla mancata attuazione. In città i parcheggi rosa, dedicati alle donne in gravidanza e ai genitori con bimbi sotto i due anni di età, non hanno validità giuridica. Da anni il Comune, attraverso l’Aspo, ha spennellato di rosa diverse strisce cittadine e sistemato un cartello di cortesia. Procedura corretta fino al novembre 2021, prima cioè che entrasse in vigore il nuovo Codice della strada che ha recepito la “sosta rosa” come un diritto. Ha cioè esteso alle famiglie con bimbi piccoli una corsia preferenziale come accade alle persone con disabilità.

La mancanza di cortesia non è sanzionabile In città però tutto si basa ancora sulla gentilezza, che troppe volte manca. Chissà a quante mamme in dolce attesa sarà successo di fiondarsi convinte sui parcheggi dedicati davanti al comune, in via Garibaldi o davanti all’ospedale, per trovarli già occupati. Aver atteso decine di minuti nella speranza che si liberassero per poi veder salire in auto forzuti uomini soli o famiglie in cui il figlio più piccolo non va al nido da almeno dieci anni. Ma di fronte a situazione come queste inutile chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. La mancanza di cortesia non può essere sanzionata.

Mancato aggiornamento Il motivo è semplice: Olbia non si è adeguata a quanto previsto dall’aggiornamento del Codice della strada. E fino a quando non lo farà il rosa dei parcheggi sarà un colore senza diritti. Ma Olbia è in buona compagnia. Nemmeno i comuni dirimpettai si sono adeguati. Esistono per fortuna comuni virtuosi in Sardegna come Sennori che ne ha istituti 11. Tutti regolari.

Il Codice della strada La modifica al Codice della strada, ignorata fino a oggi, risale al novembre 2021. La bibbia della strada con l’ articolo 158 vieta la sosta negli spazi riservati ai veicoli con donne in gravidanza o genitori con figli sotto i due anni. In caso di infrazione la multa prevista va dagli 80 ai 328 euro per i ciclomotori e da 165 euro a 660 per gli altri veicoli. Permesso rosa Per usufruire di questi spazi per la sosta, le donne in gravidanza o i genitori con un bambino di età non superiore a due anni, sono autorizzati dal Comune di residenza previo rilascio del “permesso rosa”. Il contrassegno va richiesto al Comune secondo le modalità che l’ente stabilisce con ordinanza.

Stallo rosa strisce gialle Il regolamento di attuazione del Codice della strada, con un articolo specifico, dà facoltà ai comuni, non li obbliga, a istituire i parcheggi rosa. Nel momento in cui però decidono di farlo devono rispettare anche le regole della segnaletica, orizzontale e verticale. Le strisce degli stalli devono essere gialle mentre rosa è l’icona della donna incinta e con il passeggino al suo interno. Il cartello stradale è quello del divieto di sosta che indica come eccezione la P di parcheggio con l’icona rosa a fianco della donna in attesa.

Comuni virtuosi Tra i primi comuni in Italia a fare scuola sulle strisce rosa è stata Venezia. In Sardegna recentemente Sennori ha recepito il nuovo Codice della strada e ha istituito 11 stalli per le famiglie. Strisce gialle con icona rosa al centro e permessi rilasciati presentando la domanda, con documenti allegati, al comando della polizia locale. A Olbia, al momento i parcheggi rosa e solo di cortesia, sono una decina.

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