La Nuova Sardegna

Olbia

La polemica

Olbia, crociata del Consiglio contro i parcheggi nel sagrato della basilica

di Serena Lullia

	Auto parcheggiate in piazza San Simplicio
Auto parcheggiate in piazza San Simplicio

La piazza di San Simplicio appartiene per una parte alla Curia. Il sindaco Nizzi: «Senza accordo non possiamo evitare che le macchine si posteggino»

02 giugno 2023
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Olbia Il consiglio comunale lancia la crociata contro la profanazione del granito sacro della piazza di San Simplicio, trasformato in parcheggio. L’interpellanza del gruppo “Liberi e insieme”, primo firmatario il capogruppo Davide Bacciu, riapre la partita tra Comune e Chiesa sulla gestione della piazza del patrono. Una parte appartiene alla Curia, il resto è dell’ente pubblico. A indicare in maniera netta questa divisione di proprietà il diverso tipo di lastricato.

Il primo cittadino, Settimo Nizzi ammette che, non essere riuscito in tanti anni di mandato a fare un accordo con la Chiesa, è una macchia sul suo curriculum di plurisindaco. Esiste un regolamento che stabilisce che sul sagrato possano entrare eccezionalmente solo le auto degli sposi e i carri funebri. Succede però che, in concomitanza delle funzioni religiose, una mano sconosciuta apra la catenella che blocca l’ingresso. Dando così il via libera alle auto dei fedeli che arrivano a due passi dal portone della basilica.

Spettacolo brutto da vedere oltre che una violenza di quello che, come ricorda il consigliere del Pd, Stefano Spada «è un luogo consacrato alla simbologia cristiana. Sagrato deriva infatti dal latino sacratum, luogo sacro. Il buon senso ci porta a fare una riflessione non solo dal punto di vista etico ma anche cristiano. Pensate al sagrato di San Pietro a Roma, opera di grande valore artistico che abbraccia la popolazione che va in chiesa. Ricordo che durante le messe il posteggio nell’area sottostante è gratuito. Forse bisognerebbe orientare i fedeli all’uso di quello spazio. Il parcheggio selvaggio è una pratica fuori luogo nel 2023, ancor di più ora che San Simplicio entrerà a far parte del circuito del romanico con Itinera romanica».

«Questa interpellanza nasce dopo una esperienza personale quando la scorsa Pasqua mi sono recato a messa – spiega il capogruppo di Liberi Bacciu –. Ho parcheggiato lontano e sono arrivato qualche minuto dopo l’inizio della funzione. C’erano 150 auto nel sagrato, mentre nell’area di sosta sottostante molti posteggi erano liberi. Non possiamo consentire che la bellezza di quella piazza venga violata da macchine, segni di pneumatici, olio motore».

Il primo cittadino garantisce. «Ritornerò alla carica anche alla luce di questo Consiglio e vedremo se riusciremo a fare cioò che è il desiderio di tutti gli olbiesi. Negli ultimi 5 anni abbiamo reso gratuito il parcheggio sottostante durante le messe. E abbiamo avviato un confronto con la Chiesa per liberare la piazza. Don Debidda era contrario. Con il vescovo abbiamo fatto un incontro, si era reso possibilista ma alla fine anche lui si è detto contrario. Don Tamponi con il posizionamento delle sede ha reso impossibile il parcheggio delle auto nel periodo estivo. Se c’è una cosa nella storia dei miei mandati che non digerisco è questa. In tutte le altre parti di viabilità pubblica abbiamo regolamentato la circolazione e la sosta. Resta quello spicchio di granito di proprietà della Chiesa. Una storia che tocca il cuore e le coscienze degli olbiesi. Ma per fare un accordo bisogna essere in due».

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