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Fratelli dispersi in mare, terza giornata di ricerche: i sub nelle acque di Figarolo

di Tiziana Simula
Fratelli dispersi in mare, terza giornata di ricerche: i sub nelle acque di Figarolo

Proseguono le attività per trovare Giuseppe e Lorenzo Deiana: nessuna traccia da sabato 19 aprile. Immersioni anche a Capo Figari. Gli appelli dei familiari: «Vi prego, aiutateci»

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Olbia I sommozzatori della guardia costiera si sono immersi nelle acque di Figarolo e di Capo Figari, e decine di volontari, a bordo di gommoni e imbarcazioni, ma anche a piedi, hanno setacciato tratti di mare e di costa. Non si fermano le ricerche dei due fratelli olbiesi dispersi in mare da sabato scorso, Giuseppe e Lorenzo Deiana, di 24 e 20 anni.

Dei due ragazzi e della barca di quattro metri in vetroresina con cui erano usciti per una battuta di pesca alla vigilia di Pasqua, finora, nessuna traccia. Nelle mani della Capitaneria di porto – che coordina le ricerche – ci sono, per adesso, solo alcuni indumenti e oggetti ritrovati la mattina di Pasqua e riconosciuti dalla madre dei due ragazzi, Simona Deiana, come appartenenti ai loro figli. Cresce di ora in ora l’angoscia dei familiari. Che attraverso i social hanno lanciato accorati appelli ai cittadini affinché si uniscano nelle ricerche dei due fratelli. Tutta la città, e non solo, attende col fiato sospeso l’arrivo di una buona notizia.

Da sabato notte, dopo che è scattato l’allarme, sono partite le ricerche che proseguono incessantemente dal mattino fino a tarda sera. Così è stato anche oggi, 22 aprile, per l’intera giornata. Impegnati nelle operazioni, i sommozzatori della guardia costiera che si sono immersi nelle acque di Figarolo. Le ricerche a mare si sono concentrate in quel tratto di mare, ma anche in alcuni punti già perlustrati nei giorni scorsi, sotto Capo Figari. Hanno partecipato alle ricerche anche privati con i loro gommoni e imbarcazioni. All’appello dei familiari di Giuseppe e Lorenzo hanno risposto tanti cittadini che in questi giorni hanno percorso a piedi lunghi tratti di costa tra Olbia e Golfo Aranci, spingendosi anche verso la Costa Smeralda.

Da oggi è stata allertata anche l’associazione di protezione civile Gaia. I volontari hanno perlustrato a piedi ampi tratti del grande promontorio di Capo Figari: Cala del Sonno, Cala Moresca, la zona dietro il cimitero degli inglesi. Domani scenderanno nuovamente in campo, e coordineranno i gruppi di cittadini che stanno partecipando alle ricerche. Sempre a Golfo Aranci, continuano ad essere mobilitati i barracelli. Anche oggi sono stati impegnati nel pattugliamento a piedi del tratto di costa da Cala Spada a Cala Sabina.

«Aiutateci ... Mi rivolgo a tutti... Vi prego, ci servono persone che controllino in mare e a terra, lungo le spiagge», è il nuovo accorato appello pubblicato sul suo profilo Facebook dalla madre di Francesca, fidanzata di Lorenzo. Indicando che il giovane «indossava un giubbotto rosso». «Per favore, anche se non ci conoscete, mettetevi nei nostri panni...Cercateli ininterrottamente. Per favore, perdete la voce per chiamarli..», scrive Francesca. Più passa il tempo e più crescono l’angoscia e la preoccupazione per la sorte dei due ragazzi.

Giuseppe e Lorenzo erano usciti di casa sabato mattina molto presto per andare a fare una battuta di pesca, così come facevano tutti i fine settimana. Erano saliti sulla piccola barca ormeggiata al porticciolo di Cocciani, ad Olbia, e avevano preso il largo verso Capo Figari. Sarebbero dovuti rientrare a casa nel pomeriggio. Ma quando è calata la sera, non vedendoli rientrare, la madre e la compagna di uno di loro, hanno allertato la sala operativa della Guardia costiera. Sono, quindi, scattate le ricerche, con l’uscita in mare di tutte le motovedette e i mezzi disponibili, sia di Olbia che di Golfo Aranci. Ricerche che hanno visto finora un grande dispiegamento di uomini e mezzi, soprattutto nei giorni di Pasqua e Pasquetta.

Si riprende domani. 

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