A Tempio la Tac non funziona da due settimane: pazienti costretti alla trasferta
Questo è uno dei principali nodi della sanità gallurese di cui il neo commissario Ottavian Contu dovrà occuparsi
Tempio Sono tante le attese suscitate dalla nomina di Ottaviano Contu a commissario dell’Asl Gallura. Primario di Radiologia dell’ospedale “Paolo Dettori” di Tempio, Contu era uno dei papabili più accreditati per l’incarico. La sua è una delle tante scelte di fiducia messe in atto da Alessandra Todde, che mira così a rimescolare le carte di un sistema sanitario regionale sempre più in affanno.
A Tempio, la nomina di un commissario che ben conosce la realtà dell’ospedale cittadino (e non solo di questa) viene vista come un segnale positivo, di attenzione se non altro, per quanto potrà succedere nell’immediato. Le cose di cui occuparsi sono tante. La prima potrebbe riguardare la lunga fila di tempiesi e pazienti del “Dettori” costretti a recarsi ad Olbia per fare una tac. È così dal 24 aprile, e, come è facile capire, al disagio di chi è costretto a un supplemento di viaggio per un esame diagnostico si somma la difficoltà dei servizi ospedalieri di Olbia, costretti a soddisfare una domanda in continua crescita.
Sulla nomina del nuovo commissario e sugli scenari che questa potrebbe aprire, parla il sindaco Addis, che è anche presidente della conferenza socio sanitaria. La nomina del dottor Contu va nella direzione auspicata dalla Conferenza? È, insomma, una buona premessa? «Può essere un’ottima premessa, perché parliamo di uno stimato professionista che conosce bene i problemi della sanità in Gallura. Il reparto che ha diretto è un’eccellenza del Paolo Dettori». Ma su quali priorità i sindaci chiederanno al nuovo commissario di concentrare la sua attenzione? «Le priorità sono diverse. Una delle prime sarà quella di programmare un’assemblea come Dio comanda per avviare un confronto serio sulle problematiche più urgenti e confrontarsi sull’attuale situazione. Le criticità non mancano: liste d’attesa, i Centri di igiene mentale, il modo di far funzionare le commissioni di invalidità e dare gambe a un atto aziendale sul quale ancora non c’è certezza. Servirà un ulteriore ragionamento da fare sull’atto aziendale licenziato nel 2023, perché sarà la base di un rapporto necessario per dare una spinta propulsiva all’azione di un commissario, dal quale, precisiamo, viste le difficoltà, non ci attendiamo miracoli».
La nomina di Contu non rischia di compromettere l'efficienza di un reparto che stava comunque ben operando? «Non credo che potrà avvenire. Come detto, Radiologia è un reparto d’eccellenza, grazie al primario e a tutti i medici e al personale infermieristico formatosi negli anni. Proseguirà sul percorso già tracciato e sui suoi alti livelli di alta qualità». La conferenza ha in qualche modo orientato la scelta fatta dalla Regione? «In nessun modo, anche perché non siamo stati interpellati. Non rientra poi tra le nostre prerogative. Abbiamo però chiesto che questa nomina potesse avvenire quanto prima. La scelta ricaduta sul dottor Contu è ottima, e chi l’ha fatta ha tenuto sicuramente conto del notevole curriculum del professionista e della conoscenza del territorio. Col suo insediamento speriamo nell’avvio di una nuova fase che dia inizio a un fattivo confronto con i sindaci della conferenza, indispensabile se vogliamo dividere incombenze e affrontare assieme le criticità con la consapevolezza del momento».