Emergenza cinghiali a Santa Teresa: nei prossimi giorni le prime catture
Si riunisce il tavolo tecnico. La sindaca Nadia Matta: «Abbiamo gabbie e mangimi»
Santa Teresa Il piano è pronto. Mancano giusto gli ultimi dettagli e poi prenderà il via la cattura dei cinghiali. A Santa Teresa ci si prepara così a contrastare un fenomeno – quello della massiccia presenza degli ungulati nel centro abitato – che da tempo sta creando non pochi problemi, sia dal punto di vista della salute pubblica che della sicurezza e del decoro urbano. Venerdì si è riunito l’ultimo tavolo tecnico organizzato dal Comune. Hanno partecipato Forestas, corpo forestale, Asl, Amp, polizia locale, guardie ecozoofile e la società municipalizzata Silene. Collabora anche la Provincia. Poi si partirà con la cattura ed eventuali abbattimenti autorizzati.
«Abbiamo letto la convenzione e ci siamo presi 48 ore di tempo per definire gli ultimi aspetti – spiega la sindaca Nadia Matta –. Le gabbie sono state acquistate, abbiamo il mangime per attirare gli animali e anche un mezzo per il trasporto. Contiamo di avviare l’operazione entro il 30 maggio, ma per la conclusione servirà del tempo, circa sei mesi. Alla firma della convenzione, che è imminente, allegheremo un dettagliato cronoprogramma con tutte le azioni previste». È da un pezzo che il Comune, insieme ad altri enti, sta cercando di risolvere quella che è una vera e propria emergenza. «Come ho più volte spiegato, è a rischio la sicurezza dei cittadini – prosegue Nadia Matta –. Nell’ultimo periodo si sono verificate diverse aggressioni. Una situazione che non è da sottovalutare neanche dal punto di vista igienico-sanitario. Le strade, soprattutto quelle del centro, sono piene di deiezioni. I cinghiali, inoltre, rovesciano i mastelli della raccolta differenziata e gli operatori si trovano costretti a dover maneggiare i rifiuti, quando dovrebbero invece provvedere solo alla raccolta».
Ed è proprio per via dell’emergenza che la sindaca ha da poco firmato un’ordinanza che ha scatenato non poche polemiche: l’obbligo di esporre i mastelli dalle 7 alle 7.30 del mattino. «È un’ordinanza propedeutica all’azione di cattura – spiega –. Per attirare i cinghiali nelle gabbie è necessario che siano affamati. Inoltre, c’è la questione del decoro, soprattutto adesso che il paese comincia ad affollarsi di turisti. Ma ricordo che si tratta di un sacrificio temporaneo, l’obiettivo è tornare ai vecchi orari nel giro di un mese o un mese e mezzo. Purtroppo c’è ancora chi non rispetta l’ordinanza, verrà sanzionato». (d.b.)