Olbia, nasce un nuovo centro commerciale naturale: si chiama Riviera urbana
Unirà le attività comprese tra il lungomare e Sa Marinedda. Niko Veccia presidente
Olbia I commercianti della zona sud non avanzeranno più in ordine sparso. Hanno deciso di unirsi in un centro commerciale naturale e si sono anche dati un nome: Riviera urbana. Se per il centro storico e viale Aldo Moro il Ccn non è certo una novità assoluta, per quello che abbraccerà l’ampia fetta di città compresa tra il lungomare e Sa Marinedda, passando per Zona Bandinu e Poltu Cuadu, il discorso è sicuramente diverso. Mai prima d’ora, da queste parti, i commercianti avevano messo insieme forze e idee con l’obiettivo di sviluppare al massimo le potenzialità delle varie zone coinvolte. Un pezzo notevole di Olbia: popolatissimo, bagnato dal mare, ricco di attività anche nuove e al centro di importanti progetti di riqualificazione urbana, come per esempio l’Iti. Una nascita, quella del Ccn Riviera urbana, che avviene sotto l’insegna della Confcommercio gallurese. Il presidente sarà Niko Veccia, imprenditore nel settore beauty e che ha il suo atelier in via Roma. Diversi gli obiettivi in programma, come rendere la zona sempre più attrattiva anche attraverso l’organizzazione di eventi e iniziative. Si pensa per esempio al ritorno del mercatino in Zona Bandinu, all’organizzazione di feste di quartiere e anche alla rinascita della festa di San Giovanni e della Madonna del Mare. Quest’ultima fino ad alcuni anni fa una delle più sentite dagli olbiesi, tradizionalmente in scena nel lungomare di via Redipuglia e nella vecchia piazza Crispi.
Riviera urbana. La spinta per la nascita di nuovi Ccn arriva dunque dalla Confcommercio. «Il nostro obiettivo è quello di stare il più vicino possibile ai commercianti – spiega il presidente Edoardo Oggianu –. Dopo quelli di viale Aldo Moro e del centro storico, adesso nasce un Ccn che abbraccia un’area importantissima di Olbia. Ma non solo. Saranno formati dei centri commerciali naturali anche in via Barcellona e via Vittorio Veneto. C’è anche l’idea di creare un comitato composto dai presidenti di ogni Ccn». Sulla stessa linea il direttore della Confcommercio Nino Seu: «L’idea è quella di creare aggregazioni che hanno come obiettivo quello della promozione urbana e della rigenerazione dell’area di competenza. Un’idea assolutamente vincente per la nostra organizzazione, ma soprattutto per gli imprenditori». Il Riviera urbana interesserà una buona parte del lungomare, poi via Roma, Zona Bandinu, Poltu Cuadu, Sa Marinedda e zona aeroporto. Aree dove il commercio, grazie anche alla nascita di nuovi poli e attività, sta vivendo un nuovo fermento. «È un traguardo importante, che fino a oggi non era mai stato raggiunto, e per me è dunque una grande responsabilità – spiega il presidente Niko Veccia –. Accolgo questa sfida con enorme gratitudine e impegno, consapevole del valore di un’opportunità come questa. Zona Bandinu ha avuto un ruolo fondamentale nella mia vita, non solo per l’istruzione che mi ha offerto, ma anche per lo sport e tutte le esperienze che mi hanno formato. Oggi questa è la sede del mio atelier. Mi ha fornito una solida base su cui costruire sia la mia vita che la mia carriera. Ecco perché sono orgoglioso di intraprendere questo progetto, che riguarda in parte proprio il luogo dove sono cresciuto». Veccia si sofferma poi sugli obiettivi. «Vogliamo creare un’alleanza tra tutte le attività della zona, unendo le forze per far crescere questa area abbastanza vasta che prende vita con il nome Riviera urbana. Insieme a tutte le attività puntiamo a un’iniziativa che valorizzi e riqualifichi uno dei litorali più suggestivi di Olbia».
L’unione. Niko Veccia è ben consapevole delle potenzialità della zona sud di Olbia. «È una delle arterie principali della città, un punto di passaggio per tante persone – spiega –. Noi commercianti abbiamo cercato di fare del nostro meglio per migliorare l’aspetto della zona, creando attività che possano attrarre e valorizzare questo angolo della città. Penso, personalmente, che abbiamo cercato di portare qualcosa di speciale. Ora, però, è il momento che anche il Comune ci dia una mano concreta su questa situazione per migliorare ancora di più la nostra zona, che ha tanto potenziale e che merita di essere trattata con maggiore attenzione». Il nome Riviera urbana non è stato scelto a caso. «È un simbolo di unione tra il mare e la città, tra la bellezza naturale e la vitalità urbana – sottolinea Veccia –. La Riviera urbana rappresenta la connessione delle diverse aree, sottolineando l’importanza di esse come punti di riferimento per tutta la città». Già individuati i componenti del primo direttivo: Mattia Ponsanu (vicepresidente), Enzo D’Ambrosio, Giuseppe Taras, Francesco Caddeo, Alessandro Fresi Roglia, farmacia Sanna, Andrea Calvisi, Francesco e Raimondo Degortes “Pinzullu”, Giovanni Asara, Riccardo Melosu e Marco Lizzu.