La Nuova Sardegna

Olbia

Tribunale

Calci e schiaffi ai figli, accusati di maltrattamenti i genitori patteggiano

Calci e schiaffi ai figli, accusati di maltrattamenti i genitori patteggiano

Due anni di reclusione: li sconteranno svolgendo lavori socialmente utili

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Olbia Marito e moglie erano accusati di maltrattamenti nei confronti dei loro figli minori. I piccoli – già da tempo allontanati dalla casa familiare e trasferiti in una struttura protetta in seguito all’intervento del tribunale per i minorenni di Sassari e degli assistenti sociali – sarebbero stati costretti ad assistere ai continui litigi tra i loro genitori che terminavano spesso solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine, e a subire loro stessi i brutali attacchi d’ira del padre e della madre che li colpivano con calci e schiaffi nonostante la loro tenera età, facendoli vivere nella paura e nella sofferenza. La vicenda giudiziaria nei confronti della coppia, ora separata, si è conclusa con il patteggiamento davanti al gup del tribunale di Tempio, Alessandro Cossu, a due anni di reclusione: l’uomo, difeso dagli avvocati Mario Delitala e Fatima Bacciu, e la donna, assistita dall’avvocato Giancarlo Frongia, sconteranno la pena svolgendo lavori socialmente utili, come previsto dalla riforma Cartabia.

I fatti si riferiscono al 2022. Le indagini erano partite da una segnalazione alla Procura dei minori da parte delle forze dell’ordine, intervenute più volte nell’abitazione della famiglia. I due, secondo le accuse, costringevano i loro figli ad assistere a gravi forme di violenza: i litigi tra loro e le aggressioni reciproche, avvenivano davanti ai bambini. Un giorno avrebbero anche assistito al ferimento volontario del padre che si era passato una lama sul sopracciglio. Diversi gli episodi di violenza riportati nel capo d’accusa. Il padre avrebbe colpito con calci e schiaffi uno dei figli che non era riuscito a trattenere la pipì, costringendolo, poi, a rimanere con i vestiti bagnati di urina per il resto del giorno. In un’altra circostanza la madre lo avrebbe picchiato colpendolo col manico di un cacciavite in testa e in varie parti del corpo, provocandogli ecchimosi, e schiaffeggiando lui e la sorellina. Entrambi erano accusati di aver «sottoposto i bambini a un regime di vita tale da provocare agli stessi sofferenze e paure, e uno stato di disagio continuo e incompatibile con le normali condizioni di vita tollerabili da minori». E di averli fatti vivere «in ambienti con condizioni igieniche deprecabili». Ma nei confronti dell’uomo, recentemente, è stato aperto un altro procedimento penale. È accusato di maltrattamenti e violenza sessuale ai danni della ex moglie. (t.s.) 

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