Spariti 70mila euro dagli incassi del panificio, ex amministratore condannato
In Corte d’Appello riformata la sentenza del tribunale di Tempio che lo aveva assolto nel 2023
Olbia Assolto in primo grado, condannato in appello a risarcire il danno ai soci. La vicenda riguarda l’ex presidente e amministratore unico della società cooperativa “La fabbrica del pane”, di Olbia, Roberto Martina, originario di Nardò in Puglia ma residente alla Maddalena, finito a processo per appropriazione indebita. L’ex socio del panificio olbiese era accusato di aver intascato nel periodo in cui ricopriva quell’incarico (dal 1 gennaio al 31 dicembre 2017), 70mila euro, soldi provenienti dagli incassi della vendita del pane che avrebbe dovuto versare nel conto corrente della cooperativa per saldare i debiti con i vari fornitori. Il processo nel tribunale di Tempio si era aperto nel marzo 2021 e si era concluso il 15 dicembre 2023 con la sentenza di assoluzione dell’imputato emessa dalla giudice Gavina Monni. L’uomo era difeso dall’avvocato Mario Inzaina.
I soci, assistiti dall’avvocato Abele Cherchi, si erano costituiti parte civile nel giudizio, chiedendo la restituzione della somma sparita dalle casse societarie più danni e interessi, circa 100 mila euro in tutto. Dopo l’assoluzione dell’ex presidente, hanno proseguito la loro battaglia impugnando in appello la sentenza di primo grado (la Procura di Tempio non aveva, invece, presentato appello). La decisione di non arrendersi e di chiedere la restituzione delle somme, è stata premiata in secondo grado. La Corte d’appello di Sassari – presidente Maria Teresa Lupinu – ha infatti dato ragione alle parti civili, riformando la sentenza del tribunale di Tempio: ha dichiarato Roberto Martina responsabile agli effetti civili del fatto contestato e lo ha condannato a risarcire il danno ai soci, da liquidarsi in separato giudizio civile. Lo ha condannato anche al pagamento di una provvisionale di 10mila euro e delle spese sostenute dalla parte civile per il doppio grado di giudizio. (t.s.)