La Nuova Sardegna

Oristano È stata condannata a tre anni e sei mesi di reclusione per truffa Maria Ore, di Bonarcado, accusata di truffa e sostituzione di persona. La condanna della donna, difesa dall’avvocato di fiducia Silvio Sanna, è stata chiesta dal pm Daniela Muntoni. Il giudice Elisa Marras ha accolto la richiesta l’ha anche condannata a 1100 euro di multa e al pagamento delle spese processuali, più il risarcimento del danno in favore delle parti civili, con una provvisionale di 250mila euro a favore delle sue vittime.

La vicenda risale a dieci anni fa ed è andata avanti sino al 2018. Maria Ore, nata nel 1966 a Bonarcado e residente in paese, secondo il giudice avrebbe messo in piedi una truffa ai danni di due persone, madre e figlio, convincendoli che lei avrebbe dovuto ricevere una eredita milionaria, cinque milioni, ma che per ottenerla bisognava pagare notai e avvocati per le diverse spese burocratiche.

Dal 2012 al 2018, la donna riusciva a ricevere 553mila euro in contanti, assegni, assegni circolari e persino ricariche su postepay, con l’accordo che una volta ricevuta l’eredità avrebbe restituito tutto i soldi presi in prestito dalla coppia più un corrispettivo pecuniario per ricompensarli del favore che le avevano fatto anticipando il denaro necessario per le spese.

Come se non bastasse la Ore, con altri per adesso sconosciuti inviava ai due raggirati documenti falsi, parcelle di avvocati e notai, e falsi atti giudiziari, facendosi passare addirittura per un avvocato, cambiando anche nome.

Dopo il rinvio a giudizio ieri è arrivata la conclusione del processo di primo grado, con la condanna e il primo risarcimento alle parti offese.(g.cen.)