La Nuova Sardegna

Oristano

L’allarme

Febbre del Nilo, il sindaco di Oristano chiede l’intervento della Regione

Enrico Carta

	Un'immagine di disinfestazione effettuata nell'isola per evitare la diffusione del virus della Febbre del Nilo 
Un'immagine di disinfestazione effettuata nell'isola per evitare la diffusione del virus della Febbre del Nilo 

Sanna: “Occorre preparare una robusta campagna di disinfestazione”. Ma Asl e Provincia avevano già chiarito che in questo momento l’intervento sarebbe inutile

05 settembre 2022
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Oristano. Sei casi in appena tre settimane stanno a significare che l'incubo è tornato. La febbre del Nilo, che si trasmette all'uomo tramite le punture di zanzare infette, inizia nuovamente a far paura come accadde alcuni anni fa, quando Oristano e la sua provincia contarono anche qualche vittima e non per forza tra anziani o fragili. Di fronte a una tale situazione, il Comune lancia l'allarme e, dopo aver preso alcune iniziative tramite un'ordinanza, ora chiede a gran voce l'aiuto della Regione. A parlare è il sindaco Massimiliano Sanna: "Occorre prevedere e calendarizzare un'energica e immediata campagna di disinfestazione accompagnata da azioni di prevenzione, sensibilizzazione e comunicazione per ridurre al minimo i pericoli legati alla diffusione della Febbre del Nilo".

Cinque dei sei casi totali del territorio sono stati registrati proprio nel capoluogo e l'appello fa seguito a questi dati certificati dall'Asl. Il Sindaco Massimiliano Sanna che fa fronte comune con l'assessora all'Ambiente, Maria Bonaria Zedda, nella mattina di oggi, martedì 5 settembre, ha inviato la comunicazione al presidente della giunta regionale Christian Solinas e agli assessori alla Difesa dell'ambiente Gianni Lampis e all'Igiene e sanità Mario Nieddu: "È necessario e urgente sapere quali provvedimenti e iniziative la Regione ha previsto per contrastare la diffusione del virus".

Qualcosa in realtà si è già mosso perché, nei giorni scorsi, il tema è stato al centro di una riunione dell’Unità di crisi regionale alla quale hanno partecipato gli stessi sindaco e assessora. "Si è preso atto delle gravità della situazione e allo stesso tempo della necessità di intervenire tempestivamente a tutela della salute pubblica - spiega il primo cittadino -. Considerando le difficoltà dell'ente Provincia ad assicurare un rapido e capillare intervento nei terreni pubblici, ma anche la difficoltà di intervento nei terreni privati, è necessario che la Regione pianifichi una campagna straordinaria di disinfestazione nei terreni pubblici e in quelli privati. Il Comune è pronto a mettere in campo ogni risorsa disponibile e siamo certi che anche gli altri enti coinvolti siano pronti a fare altrettanto, ma la complessità e la vastità del territorio impongono un livello superiore di intervento, opportunamente sostenuto da risorse economiche e organizzative che solo la Regione può assicurare in tempi rapidi".

Sono ancora il sindaco e l'assessora a ricordare che ogni provvedimento e tutte le azioni collettive che verranno messe in campo contro la West Nile Disease sarebbe nell'esclusivo interesse della salute pubblica e va valutato sotto gli aspetti ambientale, zooprofilattico, sociosanitario per contenere un'ulteriore diffusione del virus e aprire la porta a una nuova emergenza sanitaria. L'appello cozza un po' con quanto, nei giorni scorsi, sia Asl che Provincia avevano chiarito rispondendo ad altri sindaci che invocavano un intervento immediato: non è fattibile, in questo momento dell'anno, una disinfestazione a tappeto. Gli interventi, chiarivano Asl e Provincia andavano fatti in primavera o all'inizio dell'estate e dovevano essere mirati ad annientare le uova di zanzara, ora invece sarebbe troppo tardi o sarebbe impossibile riuscire a contenere la presenza delle zanzare. Ora resta da capire che strada deciderà di prendere la Regione di concerto con tutti gli altri enti.

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