La Nuova Sardegna

Oristano

Ceramica e arte

Il Comune vuole acquistare le “caffettiere impertinenti” di Arrigo Visani

di Michela Cuccu
Il Comune vuole acquistare le “caffettiere impertinenti” di Arrigo Visani

Caccia al finanziamento per destinarle al nascente Ecomuseo della ceramica

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Oristano Il Museo, o meglio l’ecomuseo della ceramica è ancora tutto da realizzare, ma nel frattempo il Comune ha già in programma di acquistare nuove opere d’arte per arricchirne la collezione. Si tratta di cinque caffettiere a due e tre becchi realizzate a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso da Arrigo Visani, pittore, decoratore e ceramista che nel 1961 fondò l’istituto statale d’Arte, del quale fu, sino al 1969, il direttore. Il Comune parteciperà infatti al bando del ministero della Cultura, inserito nel PAC 2025, il Piano per l’Arte Contemporanea che ha lo scopo di incrementare il patrimonio pubblico di arte contemporanea mediante l’acquisizione, la produzione e la valorizzazione di opere dell’arte e della creatività contemporanee di artisti italiani e stranieri. La giunta comunale ha infatti deliberato a favore dell’avvio dell’iter di partecipazione con la presentazione di un proprio progetto culturale che è stato intitolato “Arrigo Visani (1914–1987) L’invenzione delle caffettiere impertinenti” da finanziare con 40mila euro.

La scelta delle opere di Visani è certo non casuale dato che l’artista emiliano, ha lasciato alla città di Oristano una impronta indelebile. Da direttore e fondatore dell’Istituto statale d’arte diede alla scuola superiore fin da subito un indirizzo di ricerca progettuale sulla ceramica, introducendo l’uso di nuovi materiali come il grès, lo studio della composizione degli impasti e degli smalti e nuove tecniche di lavorazione ceramica. Attività didattica e di ricerca che svolse con un resto, con un gruppo di artisti del calibro di Carlo Contini e Antonio Amore. La collezione delle “caffettiere impertinenti”, troverà spazio nel museo che sarà ospitato nell’edificio di via Solferino all’ingresso del Parco Brigata Sassari, museo dedicato appunto a una delle più antiche e prestigiose tradizioni oristanesi, dove si intende valorizzate le migliori espressioni dell’arte ceramista.

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