Giornata della fibromialgia, nuova gaffe del Comune: sbaglia colore e illumina la statua di rosso
L’associazione Aisf incredula e critica
Oristano Né blu, né ner, né arcobalen (come la filastrocca cantata nel famoso cartone animato) e nemmeno del colore giusto. Oristano ha aderito all’iniziativa dell’Associazione italiana sindrome fibromialgica in occasione della Giornata mondiale della fibromialgia, che in tutta Italia ha acceso i riflettori sulla malattia con l’iniziativa denimonata “Accendi la luce non lasciarmi al buio”. Ieri sera però, lunedì 12 maggio, invece del viola, colore simbolo della campagna, la statua di Eleonora si è tinta di un bel rosso acceso, tanto caro alla regina di cuori della favola di Alice nel paese delle meraviglie, ma non certo adatto per l’occasione. Niente tagli di teste come nella fiaba, per carità, ma la simbolica e importante adesione alla campagna di sensibilizzazione, peraltro arrivata all’ultimo minuto nella stessa serata di lunedì poco prima del calar del sole, ha fatto cadere le braccia soprattutto al referente regionale dell’associazione, che con il Comune di Oristano aveva preso gli accordi. «Sono scioccato. Che la giornata dovesse essere celebrata con l’utilizzo di un colore viola era scritto in più punti e specificato in maniera chiara e incontrovertibile, è veramente una delusione», ha commentato a caldo Daniele Contu.
La città di Eleonora ha aderito assieme a quelle di Sassari, Alghero e Isili. In quest’ultimo paese il danno è stato peggiore di fronte all’apparire di un decontestualizzato colore verde: segnalato e non corretto in corso d’opera è rimasto così per tutta la notte. Poi anche Oristano si è fatta riconoscere in negativo, sbagliando sfumatura nonostante non si trattasse di una prima assoluta. Il monumento dedicato proprio alla giudicessa Eleonora d’Arborea, infatti, era già stato illuminato di viola nel 2021 e il colore era stato azzeccato, mentre lo scorso anno l’attuale amministrazione aveva optato per l’installazione di una panchina viola di fronte all’ospedale San Martino di Oristano. Una malattia silenziosa e poco conosciuta la fibromialgia, vittima di tanto pregiudizio e ignoranza, e ora anche di una confusione cromatica. La malattia però esiste e invalida la vita delle persone che ne sono affette, che spesso si scontrano con l’incomprensione altrui e la penuria di diagnosi accurate e cure risolutive.
L’Asl 5 di Oristano riconosce dei contributi economici di indennità, e il bando è andato chiuso lo scorso 30 aprile. L’intervento prevede il rimborso delle spese sostenute per interventi di carattere sanitario, qualora non coperti dal servizio sanitario regionale, sociosanitario e di cura alla persona, fino a un massimo di 800 euro nei limiti della disponibilità del bilancio regionale. Hanno potuto presentare la domanda i residenti nel Comune di Oristano, in possesso della certificazione medica, di data non successiva a quella della scadenza del bando, che attestasse la diagnosi di fibromialgia. Condizione necessaria era anche non essere beneficiari di altra sovvenzione pubblica concessa esclusivamente per la medesima condizione. Anche le persone che avevano già ottenuto il contributo nelle annualità 2023 e 2024, hanno dovuto dichiarare la conferma dei requisiti di accesso alla misura.