La Nuova Sardegna

Oristano

Lo scontro

Il governo taglia i fondi per le strade sarde, esplode il caso politico

di Michela Cuccu
La strada provinciale che collega Tramatza e Milis
La strada provinciale che collega Tramatza e Milis

Sollevato dall’amministratore della Provincia di Oristano riguarda tutta l’isola. All’appello mancano 40 milioni, ma è scambio di accuse incrociate con richieste di dimissioni

4 MINUTI DI LETTURA





Oristano Diventa un caso regionale, che coinvolge anche i parlamentari sardi, la protesta per i tagli del Governo nazionale sui fondi assegnati alle province per la sistemazione delle strade. A sollevare per primo il problema era stato l’amministratore straordinario della Provincia di Oristano Battista Ghisu, denunciando il fatto che con la legge di Bilancio e il decreto Milleproroghe, è stato operato un taglio pesantissimo ai finanziamenti ministeriali che sarebbero stati fondamentali per la messa in sicurezza delle strade provinciali. Solo alla Provincia di Oristano, infatti, sono stati tagliati 3 milioni e 410mila euro, risorse già finanziate per il quadriennio compreso tra il 2025 e il 2028. «Inaccettabile – era stato il commento di Ghisu –, in Italia e Sardegna ad essere penalizzate saranno le province e le città metropolitane».

A scendere in campo per rivendicare le risorse cancellate adesso c’è anche la presidente della giunta, Alessandra Todde: «Il taglio del 50 per cento dei fondi destinati alla manutenzione delle strade provinciali in Sardegna è l’ennesimo schiaffo da parte del governo Meloni», è il commento della presidente al quasi dimezzamento delle risorse deciso dal ministro delle Infrastrutture e vicepremier Matteo Salvini per finanziare così il progetto del ponte sullo Stretto di Messina. «Una scelta grave e miope a cui risponderemo – annuncia Alessandra Todde –. È un atto che penalizza duramente la nostra isola. Ridurre da 51 a 27 milioni le risorse tra il 2025 e il 2028 significa mettere a rischio la sicurezza di chi ogni giorno percorre migliaia di chilometri di strade secondarie: lavoratori, studenti, mezzi di soccorso e chiunque abbia necessità di muoversi da un comune all’altro». La giunta regionale sarà quindi costretta a dirottare risorse non previste per recuperare il taglio subito dal governo nazionale e assicurare manutenzioni e interventi al sistema viario dell’Isola. «È inaccettabile che, mentre si finanziano opere faraoniche dal dubbio impatto, la Sardegna venga lasciata indietro – attacca la presidente della Regione –, così come è inaccettabile che la Regione debba nuovamente colmare le mancanze del governo, come è successo di recente per il Fondo Unico per gli Enti Locali, che la giunta ha aumentato per compensare i tagli di Roma. Dovremo sostituirci ancora una volta a un governo che sceglie di voltare le spalle a chi vive in territori periferici. Non chiediamo privilegi, pretendiamo equità e il rispetto di tutti i cittadini, anche quelli che vivono distanti dai maggiori centri urbani», ha concluso.

Nel frattempo, divampa lo scontro politico in consiglio regionale sul caso Ghisu. Dopo lo sfogo del commissario della provincia di Oristano era partita immediata la richiesta dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia che avevano sollecitato le sue «immediate dimissioni», ricordandogli che non è una persona eletta, ma un commissario nominato che quindi deve attenersi a tale ruolo. Il giorno dopo arriva la replica dai banchi della maggioranza. È Salvatore Cau di Orizzonte Comune, a intervenire: «Non entro in merito alle modalità con cui il commissario ha manifestato il proprio dissenso per una questione alquanto obiettiva e davanti agli occhi di tutti», replica il consigliere regionale che è anche sindaco di Neoneli: «Ritengo che gli attacchi sull’attività del commissario siano del tutto strumentali e faziosi, verso chi in pochi mesi ha dimostrato grande dinamismo e capacità amministrativa avviando un programma di interventi che stanno facendo profumare di bitume caldo le strade provinciali come non succedeva da parecchi lustri. Questo anche grazie alla sensibilità di questa amministrazione regionale che a pochi mesi dall’insediamento ha destinato 60 milioni di euro per la viabilità provinciale, 10 solo per la provincia di Oristano, anche questo un fatto straordinario a cui non eravamo più abituati. Bene farebbero i colleghi di FdI a vigilare affinché a Roma i propri rappresentanti garantiscano le dovute risorse per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade nei nostri territori, ignorate da troppi anni», conclude Cau. Tra essi c’è il deputato oristanese Francesco Mura verso cui è inevitabile fare riferimento assieme a tutti i suoi colleghi parlamentari eletti in Sardegna.

I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia però non arretrano di un passo nella loro richiesta di revoca dell’incarico a Battista Ghisu. Hanno presentato un’interrogazione, primo firmatario Paolo Truzzu, rivolta proprio alla presidente Todde e all’assessore agli Enti locali, chiedendo «Se ritengano opportuno, alla luce della gravità delle dichiarazioni rese, valutare la revoca dell’incarico commissariale al dottor Ghisu, affinché possa, da cittadino libero, dedicarsi legittimamente alla propria militanza politica, restituendo alle istituzioni quella neutralità e sobrietà che sono condizioni imprescindibili per il buon funzionamento della democrazia».

Primo piano
L’assalto ai portavalori, l’inchiesta

Gli autisti e la vedetta che dà il segnale e poi fa shopping: I RETROSCENA

di Silvia Sanna
Le nostre iniziative