Tornano a Cabras i reperti trafugati da Tharros più di un secolo e mezzo fa
Tutti i dettagli dell’accordo tra la Fondazione Mont’e Prama e il museo inglese in cui erano stati custoditi per tutto questo tempo
Cabras Sono preziosissimi e tantissimi, 275 per l’esattezza, e faranno il viaggio di ritorno dopo più di un secolo e mezzo dal momento in cui da casa loro furono “rapiti”. Il ministero della Cultura, attraverso il Dipartimento per la Tutela del patrimonio culturale, ha infatti dato il via libera all’azione della Fondazione Mont’e Prama che aveva un obiettivo molto chiaro, quello di far tornare in Italia l’importante gruppo di reperti archeologici originari della necropoli dell’antica città di Tharros. Questi oggetti, acquisiti dal Museo Brighton & Howe tra il 1861 e il 1874, torneranno in Sardegna per essere destinati al museo di Cabras. Dopo mesi di lavoro, un continuo scambio di informazioni e un confronto e un dialogo serrati, il ministero ha confermato che non vi sono ostacoli alla formalizzazione di un protocollo d’intesa tra la Fondazione Mont’e Prama, rappresentata dal presidente Anthony Muroni, e il museo di Brighton per il rientro dei reperti.
L’accordo rappresenta un passo cruciale per il recupero e la valorizzazione di un patrimonio di inestimabile valore storico e culturale. La Direzione generale Archeologia, Belle arti e Paesaggio e la Soprintendenza di Cagliari e Oristano avranno un ruolo fondamentale nell’autorizzare le modalità di consegna, trasporto e ingresso dei reperti in Italia. Inoltre, si occuperanno della successiva gestione e assegnazione dei materiali per garantirne la tutela e la fruibilità pubblica. Il Museo di Brighton e la Fondazione Mont’e Prama collaboreranno strettamente per definire i dettagli tecnici e logistici necessari, assicurando che il rientro dei reperti avvenga nel rispetto massimo delle norme e degli standard internazionali di conservazione.