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Energia

Nuovi parchi eolici, gli uffici regionali studiano il ricorso: sull’energia si va allo scontro

Roberto Petretto
Nuovi parchi eolici, gli uffici regionali studiano il ricorso: sull’energia si va allo scontro

L’assessora Pili: «Perché solo ora? Serve una valutazione attenta. Il governo nazionale negli ultimi mesi ha cambiato linea diverse volte»

08 luglio 2022
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Sassari Quel ricorso annunciato da tempo contro il Decreto energia alla fine, probabilmente, si farà: «Gli uffici stanno facendo le loro valutazioni – dice l’assessora regionale all’industria, Anita Pili – È in corso l’istruttoria da parte dell’Ufficio legale e degli assessorati competenti, Industria e Ambiente. Spero si concluda entro domani mattina (giovedì 7 per chi legge, ndr)».

Rimane il dubbio: perché si è atteso tanto, arrivando all’esito di un dibattito in Consiglio regionale, mentre da subito la Giunta aveva espresso contrarietà al decreto e annunciato il ricorso? L’assessora su questo preferisce non dare una risposta netta: «Ricorsi e impugnative non sono materia mia. Nel mio intervento in Consiglio si capisce la mia posizione. Possono dire che si è lavorato per verificare i contenuti e fare una valutazione, normativa e tecnica, sulla ripartizione di competenze tra Stato e Regione, sulla base di sentenze e giurisprudenza. E si tratta di valutazioni che hanno riguardato la parte tecnica e non quella politica. Meglio essere attenti e puntuali, che essere veloci e non cogliere sfumature importanti in una rivendicazione come quella che si sta facendo».

La Regione ritiene di aver agito bene, mentre al Governo viene addebitata più d’una colpa: «Ribadisco: il Governo negli ultimi mesi ha cambiato diverse versioni sulla perimetrazione delle aree – dice ancora l’assessora Pili – A dicembre aveva detto che le Regioni avrebbero dovuto individuare le aree idonee, il mese scorso ha detto invece che tutto è idoneo salvo le aree sottoposte a vincolo e le altre aree che le Regioni vorranno individuare».

Ci si muove però entro un ambiente non definito: «Ancora devono essere istruiti e approvati, da parte del ministero, i decreti attuativi. È vero che prima di allora le Regioni possono legiferare, ma le norme che possono produrre rischiano di essere in contrasto proprio con quei decreti attuativi».

Ritorna poi un altro tema non nuovo: «La Regione – ricorda Anita Pili – sta lavorando a un disegno di legge che individui le aree idonee, partendo da quelle non idonee che erano già state identificate con delibera di Giunta. In questo passaggio c’è la volontà di condividere la perimetrazione con i Comuni per consentire di rappresentare le specificità territoriali. Per giovedì prossimo in assessorato, ho convocato un tavolo di confronto sulla strategia energetica regionale. Parteciperanno Anci, Cal e gli assessorati all’Industria e Ambiente».

Nel frattempo continuano gli incontri con le realtà locali che potrebbero essere coinvolte nei nuovi insediamenti: «Ieri ero a Sarroch per parlare dei grandi impianti eolici a mare per i quali il Comune ha iniziato delle interlocuzioni con gli investitori per capire la bontà dei progetti. Ovviamente il Comune non è in grado di fare valutazioni approfondite in questo momento, come un po’ tutti i Comuni sui cui territori si intendono realizzare gli impianti».

Ci sono ancora margini di manovra? «Vorrei ricordare che di tutte quelle concessioni che sono state richieste al ministero della Transizione ecologica ancora non figura niente – conclude l’assessora – Molte richieste ricadono in aree produttive ed è anche per questo che serve un confronto Regione-Governo. Ci sono anche aree sottoposte a vincolo, il che non significa precludere possibilità di realizzare i progetti, ma semplicemente di ragionare per cercare soluzioni più rispondenti alle esigenze delle nostre comunità».
 

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