La Nuova Sardegna

Inflazione

Il prezzo di energia e alimentari svuota il portafoglio dei sardi

Il prezzo di energia e alimentari svuota il portafoglio dei sardi

Adiconsum: «Crescita record di cibi e bevande a Olbia-Tempio»

21 settembre 2022
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Sassari Il caro energia si scarica, con un effetto valanga, anche su tutti gli altri prezzi. Sino ad arrivare alla nostra bocca, cioè a quello che mangiamo. Secondo un’analisi dell’Adiconsum nell’ultimo mese i prezzi dei prodotti alimentari in Sardegna hanno subito un’impennata. «In questo comparto - spiega una nota dell’associazione dei consumatori - l’inflazione raggiunge in regione quota 11,2 per cento, contro una media nazionale del 10,5».

Adiconsum Sardegna calcola le ripercussioni di questa impennata sulle tasche delle famiglie sarde: «Considerati i dati dell’Istat, oggi ogni singola famiglia residente in Sardegna è costretta a spendere 574 euro in più su base annua solo per mettere il cibo in tavola – spiega il presidente Giorgio Vargiu -. Questo perché gli alimentari hanno subito rincari fortissimi: i prezzi sono cresciuti nell’ultimo mese del 10,2% a Cagliari, dell’11,7% a Sassari, con il record che spetta a Olbia-Tempio, dove i listini di cibi e bevande sono aumentati in media del +11,8%».

Il presidente dell’Adiconsum propone misure drastiche: «Il mercato è totalmente in mano agli speculatori e per combattere la speculazione servirebbe ritornare ai prezzi amministrati dallo Stato – prosegue Vargiu – Il nuovo Governo dovrà necessariamente adottare misure urgenti per bloccare i prezzi dell’energia e quelli dei carburanti; interventi per detassare i listini dei generi primari come gli alimentari e modificare il decreto sulla tassazione degli extraprofitti delle società energetiche portando la stessa almeno all’80%».

I dati nazionali elaborati dall’Istat parlano di una situazione ugualmente grave, soprattutto nei settori energia e alimentari. Nel mese di agosto 2022, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri un aumento dello 0,8% su base mensile e dell’8,4% su base annua (da +7,9% del mese precedente).

«L’accelerazione dell’inflazione su base tendenziale si deve prevalentemente da una parte ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +42,9 per cento di luglio a +44,9), in particolare degli Energetici non regolamentati (da +39,8 per cento a +41,6; i prezzi dei Beni energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata ma stabile a +47,9 per cento), e dall’altra a quelli dei Beni alimentari lavorati (da +9,5 a +10,4) e dei Beni durevoli (da +3,3 a +4,2)».

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