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Arcipelago Sardegna
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Il Gremio dei sardi di Roma racconta il mito del grande Cagliari del 1970


	Un momento della presentazione al Gremio dei sardi di Roma
Un momento della presentazione al Gremio dei sardi di Roma

Successo della presentazione del libro “Mio papà, il padre dello scudetto” scritto da Stefano Arrica assieme ai giornalisti Sergio Cadeddu e Gianluca Zuddas

02 febbraio 2023
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Roma Il grande Cagliari dello storico scudetto del 1970, Gigi Riva e compagni, a partire dall’“architetto” dei rossoblù, Andrea Arrica. Sono i temi che hanno animato il dibattito e il confronto voluti dall’Associazione Il Gremio dei Sardi di Roma, il 28 gennaio scorso, nella Sala Italia UnAr di via Aldrovandi della capitale. L’occasione è stata la presentazione del libro “Mio papà, il padre dello scudetto: Stefano Arrica racconta suo padre Andrea, l’architetto del grande Cagliari dello scudetto”, un volume edito nel 2022 da Pluriversum. Scritto dal figlio del campione, appunto, assieme ai giornalisti Sergio Cadeddu e Gianluca Zuddas, con prefazione di Giovanni Malagò e postfazione di Gigi Riva, il volume ricorda e ricostruisce un pezzo di storia del calcio e della Sardegna.

«Tra le tante cose che mio padre mi ha insegnato – scrive Stefano Arrica –, mantenere la parola data ha importanza di prima grandezza: promisi a me stesso, nel giorno del suo funerale, di fare un qualcosa che ne tenesse viva la memoria e, grazie agli amici Gianluca e Sergio, con questo libro mantengo fede all’impegno. Ho scelto di scrivere dell’uomo, ancor prima del dirigente di Sport, con tutti i pregi ma anche i difetti, caratteristici di chi vive la propria vita con passione, sudore e sangue. Per questo motivo, ho scelto di intrecciare il racconto di un uomo che sapeva essere allo stesso tempo flessibile e tutto d’un pezzo, affabile e charmant con gli uomini e le donne più importanti di quell’Italia che, come una fenice, risorgeva dalle ceneri della Guerra; al contrario, rigido e burbero (almeno in apparenza) nella vita familiare. Un racconto diviso in tre tempi da undici capitoli ciascuno (così come undici erano i “suoi ragazzi” che, per decenni, ha accompagnato in giro per l’Italia), la cui trama si dipana tra vicende private e imprese di sport e di storia – già, di storia, perché quello scudetto fu un’epica cavalcata che fece entrare a tutti gli effetti la Sardegna in Italia».

Alla presentazione voluta dal Gremio di Roma (con il sostegno della Fasi, la Federazione delle associazioni sarde in Italia, della Regione Sardegna e dell’Unione delle associazioni regionali), l’introduzione dei lavori è stata curata dal presidente dell’associazione, Antonio Maria Mascia, e dal segretario dello stesso sodalizio, Ivanoe Meloni. Al giornalista Giorgio Fresu, invece, arrivato appositamente da Posada, il compito di dialogare con gli autori del libro e di moderare il dibattito.

Preziosissima la partecipazione all’evento di Gianfranco Coppola, presidente dell’Ussi, l’Unione stampa sportiva italiana. Presenti e a lungo applauditi anche l’ex tennista campione amatissimo Nicola Pietrangeli; il cardiochirurgo Valentino Martelli; il radiologo Giovanni Simonetti; il manager sanitario Ugo Storelli; Mauro Balata, presidente della Lega B; l’attrice Barbara Begala; Antonio Dima, presidente di FederCusi; Roberto Fabbricini, già segretario generale del Coni e commissario della Federcalcio; e il capo ufficio stampa del Coni, Danilo Di Tommaso.

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