La Nuova Sardegna

Trasporti

Continuità, isole minori isolatissime: La Maddalena e San Pietro senza “pretendenti”

Continuità, isole minori isolatissime: La Maddalena e San Pietro senza “pretendenti”

Per la terza volta di fila la gara è andata deserta

07 febbraio 2023
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Sassari È andata deserta per la terza volta di fila la gara per il collegamento dalla Sardegna con La Maddalena e Carloforte. Ora c'è tempo sino al 31 marzo, meno di due mesi, altrimenti le rotte subiranno uno stop e, in questo caso, dovrà per forza intervenire il prefetto e spetterà lui evitare il blocco della continuità marittima interna.

Terzo tentativo a vuoto S’è consumato di fatto un nuovo fallimento nella ricerca da parte della Regione di operatori che assicurino l’indispensabile servizio di collegamento. La prima gara risale al 2020, e anche allora nessuno aveva presentato offerte. La seconda, indetta come procedura negoziata dall'assessorato ai trasporti, al tempo guidato dal leghista Giorgio Todde, anche se nel frattempo la scadenza della convenzione agli stessi operatori era stata prorogata fino al 31 marzo 2023. Ora la nuova gara ad evidenza pubblica, scaduta ieri a mezzanotte e chiusa senza offerte.

Gara più ricca In quest'ultima procedura la Regione ha aumentato anche gli importi a base d'asta, per rendere ancora più appetibili i collegamenti in continuità territoriale marittima, ma la scelta non ha avuto gli effetti sperati. Comunque, l’assessorato aveva messo sul piatto oltre 124 milioni: 32,5 per La Maddalena e 91,6 per Carloforte a favore di chi si fosse aggiudicato il bando della durata di 72 mesi (6 anni). La procedura era stata suddivisa in due lotti: uno per il collegamento diurno e notturno con l'Isola di La Maddalena, sulla tratta da e per Palau e l’altro per l'Isola di San Pietro-Carloforte, sulla tratta Portovesme-Carloforte e ritorno e sulla tratta Calasetta-Carloforte e viceversa.

Nuovo modello «Che la gara per le Isole minori sia andata deserta anche questa volta non ci sorprende». È il commento del segretario regionale della Fti Cisl, Ignazio Lai, che poi sottolinea: «Il nuovo esito fallimentare conferma quanto diciamo da tempo: occorre una gara unica e appetibile per le compagnie. Quelle per La Maddalena e Carloforte sono piccole tratte, che funzionano molto bene in estate, ma che negli altri mesi sono utilizzate quasi solo dai residenti. Per questo – prosegue Lai – è necessario che la Regione cambi strategia, e predisponga al più presto un nuovo bando, tenendo conto dei suggerimenti proposti dal sindacato». Anche per il segretario della Filt- Cgil, Arnaldo Boeddu, il nuovo modello dev’essere quello dela gara unica. Però – sottolinea – «la Regione dovrà ricalcolare anche i contributi previsti dal bando, proprio perché le tre gare andate a vuoto sono l’ennesima conferma di quanto la compensazione sia ora insufficiente». Per aggiungere subito dopo: «Le norme europee continuano a essere troppo restrittive e non tutelano certo le comunità carlofortine e maddalenine». Infine, è la conclusione della Cgil, la Regione farebbe bene a valutare l’ipotesi di «affidare in house il servizio, con semmai la costituzione di una divisione marittima all’interno dell’Arst».

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