La Nuova Sardegna

La cerimonia

Claudia e Marta, la Sardegna dell’altruismo premiata dal presidente Mattarella: ecco le loro storie

di Gianni Bazzoni
Claudia e Marta, la Sardegna dell’altruismo premiata dal presidente Mattarella: ecco le loro storie

Le due giovani, una di Sassari e l’altra di Villanova Monteleone, nominate Alfieri della Repubblica

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Sassari Semplici, forti, determinate. Capaci di trasformare la sofferenza in energia e fare della loro esperienza una risorsa utile per gli altri. Senza mai immaginare che quei gesti, quelle mani tese in segno di aiuto, quei valori coltivati senza mai cercare il clamore avrebbero spinto i loro nomi dalla Sardegna fino all’attenzione del presidente della Repubblica. E Sergio Mattarella le ha appena nominate “Alfieri della Repubblica”.

Claudia Pais, sassarese, compirà 19 anni a luglio: è stata premiata per il suo impegno di volontaria a favore dei ragazzi più piccoli che frequentano il “Punto Luce” di Save the Children, dove ha ricevuto, a sua volta, aiuto in un periodo difficile della propria vita. Marta Virdis, anche lei nata a luglio, 19 anni (ha due fratelli e una sorella), di Villanova Monteleone, ha ottenuto il riconoscimento per la generosità e la forza del suo impegno di volontaria. L’energia con cui si prodiga per i più fragili è contagiosa e costituisce un traino nella comunità.

Sono fatti che segnano il percorso di vita e spazzano via in un colpo solo quei giudizi frettolosi che spesso vengono espressi sui giovani di oggi, su quello che fanno e come si vestono, cosa guardano e quanta voglia ci mettono per superare le difficoltà. «Sono felice – racconta con la voce rotta dall’emozione Claudia Pais – non è una cosa che capita tutti i giorni. Mi ha sorpreso che il presidente della Repubblica abbia pensato anche a me, all’inizio non ci credevo. Sapevo che c’erano tante segnalazioni, certo anche la mia, e non credevo di essere scelta. É un riconoscimento che divido con la “mia famiglia” del Punto Luce di Save the Children di Sassari e la Uisp. In un momento particolare della mia vita loro hanno davvero acceso la luce». Claudia cerca di vivere l’improvvisa notorietà con la semplicità che la contraddistingue: «Mi hanno chiamata le mie compagne della quinta magistrale (studia Scienze umane, ndc), tutte felici. Mio fratello, un po’ più grande di me, con il quale ho un rapporto straordinario mi ha abbracciato orgoglioso. E anche io lo sono. Sogno di andare avanti così, di lavorare con i bambini. Intanto continuo il mio impegno di volontaria al Punto Luce, restituisco parte del bene che hanno fatto a me aiutando gli altri».

Marta Virdis ancora non ci crede. Sono passate poche ore da quando la notizia si è diffusa e lei neo “alfiere della Repubblica” dice: «Non ho realizzato bene cosa è successo, non immaginavo che il presidente della Repubblica potesse decidere di premiarmi. Io credo nel volontariato e voglio continuare a farlo. Ci metto il cuore, come in tutte le cose che faccio». Volontaria nei servizi di emergenza 118 e nella protezione civile, nel servizio civile universale della Misericordia di Sassari, Claudia si è diplomata lo scorso anno al Tecnico Turistico “Roth” di Alghero. Studio, famiglia e lavoro, tre riferimenti che la 19enne di Villanova riesce e tenere insieme: durante l’anno scolastico, mentre si preparava alla maturità ha assistito con amore la nonna malata, socia fondatrice della Misericordia, fino al momento della sua scomparsa, riuscendo a diplomarsi con ottimi voti. «Mia nonna è il mio esempio – racconta – da lei ho ereditato i valori della solidarietà e del volontariato, della disponibilità. Quando il Governatore della Confraternita, Luigi Ledda, è arrivato a casa per darmi la notizia del riconoscimento, sono rimasta sorpresa e felice. Ho pensato subito a mia nonna Maria Francesca, che è stata socia fondatrice della Misericordia di Villanova e che mi ha trasmesso fin da piccola l’amore per il servizio». Il gesto che fa la differenza, dice Giovanni Mura, presidente della sede regionale della Confederazione nazionale delle Misericordie, è dello scorso anno: «Claudia ha promosso una raccolta fondi ideata per aiutare una ragazzina del suo paese colpita da leucemia. Un’iniziativa che ha mobilitato giovani, associazioni e cittadini, unendo un’intera comunità intorno a un’idea di solidarietà concreta. Un’azione silenziosa, ma capace di generare speranza. Marta è una di noi. E con questo riconoscimento, è il volto di tutte quelle persone che, con semplicità e coraggio, costruiscono ogni giorno un’Italia più giusta e più solidale».

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