Più voli, più agevolazioni e biglietti a prezzi più bassi: ecco i dettagli del nuovo bando della Continuità territoriale
I tempi: ora all’esame della Commissione poi lo studio della Regione sarà inoltrato al ministero e alla Ue europea per la fase operativa
Sassari Continuità territoriale, l’assessora ai Trasporti Barbara Manca in commissione presenta i principi del prossimo bando: quattro fasce orarie, meno di cento euro per andare e tornare da Fiumicino, a Linate con 44 euro (più iva e tasse), agevolazioni per i residenti e categorie assimilate estese a 12 mesi, sconti per i minori di 14 anni e voli gratis fino a due.
Sono alcuni dei punti contenuti nello studio effettuato dalla Regione e illustrati questa mattina 8 maggio dall’esponente della Giunta ai consiglieri della commissione Trasporti presieduta da Roberto Li Gioi (Cinque stelle). Ora la corposa analisi verrà trasmessa al ministero dei Trasporti e alla Commissione europea per la fase operativa del nuovo modello di continuità territoriale. «Verrà pubblicato il decreto ministeriale con evidenza pubblica per una durata non superiore ai sei mesi e si vedrà se ci saranno compagnie che accetteranno le rotte anche senza compensazioni», ha detto l’assessora facendo riferimento alla rotta Olbia - Fiumicino, che non è appunto compensata. «In difetto, si procederà alla gara della Regione Sardegna per la continuità territoriale con la compensazione». Gli incentivi contenuti nel fondo sono rappresentati da 80 milioni di euro più 23 per gli aiuti sociali, riservati ai sardi senza limiti anagrafici. Per l’assessora Barbara Manca «l’insularità è il primo limite della Sardegna e la continuità territoriale verso Milano e Roma, ma non solo, è fondamentale per aumentare la competitività. Oltre che per dare risposte a chi, faccio l’esempio della categoria degli sportivi, spesso faticano a imbarcare attrezzature con sagome fuori standard».
Per questo «abbiamo ascoltato in questi mesi tutti i portatori di interesse e prevediamo 4 fasce orarie anziché tre e agevolazioni anche per chi non è giuridicamente residente, come militari e tecnici dei lunghi cantieri, ma nei fatti è residente in Sardegna sotto il profilo lavorativo: per il ricongiungimento familiare la tariffa sarà quella della continuità territoriale maggiorata del 30 per cento». Sarà vietato anche l’overbooking e previsto che i voli che partono dalla Sardegna debbano avere aerei basati nell’Isola. «Chiederemo anche la riduzione delle tariffe dei bagagli», ha detto Manca, «abbiano notato che in Corsica e in Sicilia il costo è inferiore».
Il progressista Agus e poi Maria Laura Orrù (Avs) hanno chiesto garanzie sulla proroga, «visto che abbiamo in vendita i biglietti sino al 26 ottobre» e l’assessora Manca le ha fornite, anche se ha aggiunto: «Non governiamo noi i rapporti con l’Ue e non sappiamo quindi quando verrà pubblicato il decreto ministeriale. Il nostro obiettivo è partire con il nuovo regime nella summer 2026, cioè dal prossimo aprile». Per Stefano Tunis (Sardegna 20/20) «la continuità territoriale è oggi il 33 per cento della mobilità sarda, non vorrei che la Ue ci dicesse che stiamo distorcendo il mercato». Per Paolo Truzzu (FdI) «è importante che il ministero condivida e difenda la proposta della Sardegna». Positivo e cauto il giudizio del presidente Roberto Li Gioi: «Lo studio presentato oggi dall’assessorato è un’analisi seria della attuale condizione del trasporto aereo in Sardegna e riafferma l’evidenza: i sardi non possono fare a meno di una continuità territoriale che funzioni. Sono fiducioso sulla qualità del bando e spero che tutte le parti politiche convergano nel sostenerlo davanti al Governo, al ministero e alla commissione Europea. Da soli in questo settore non si va da nessuna parte».