La biologa marina rientrata dalla Germania: «Il mio futuro è in Sardegna»
Dopo una lunga esperienza all’estero ora lavora a Oristano dove ha fondato una startup
Sassari Claudia Pala, originaria di Bitti ha 42 anni, ha lasciato la Sardegna a 19 anni per studiare biologia marina all’Università di Ancona. La sua è la storia di chi, dopo una formazione nella penisola e una lunga esperienza lavorativa all’estero, decide di ritornare a lavorare e a vivere nella sua isola. «La biologia marina è sempre stata la mia passione sin da quando frequentavo il liceo scientifico nel mio paese. Dopo aver preso la laurea triennale e magistrale, ho proseguito con un dottorato di ricerca a Parma. Ho avuto il finanziamento del master and back ma i primi tempi ho dovuto lavorare d’estate e fare la stagione per pagare gli studi. Dopo quell’esperienza sono andata a Monaco di Baviera, dove ho lavorato in un prestigioso istituto di ricerca, applicando tecniche innovative nello studio della microbiologia marina. In Germania, insieme a mio marito Massimiliano, che è emiliano, ho costruito una vita professionale di successo: lui al Max Planck Institute, io all’inizio in ricerca marina e poi in un’azienda aerospaziale, collaborando con l’Agenzia Spaziale Europea». L’esperienza a Monaco e a Brema sarebbe dovuta durare un paio di anni e invece per dodici anni Claudia e Massimiliano sono rimasti in terra tedesca dove hanno apprezzato le condizioni di lavoro. Nonostante questo, però il richiamo della Sardegna è stato più forte di tutto. «Un po’ il fatto di non essere del tutto padroni della lingua ma soprattutto la mancanza del sole, del mare, della famiglia ci ha spinti a decidere di ritornare in Sardegna nel 2024».
Oggi Claudia e Massimiliano vivono a Oristano, dove lui lavora come ricercatore e lei, insieme all’amico Fabio, ha deciso di fondare una startup innovativa. Il loro progetto si chiama “Abbistas” e prevede di sviluppare dispositivi marini low-cost per monitorare dati ambientali, aiutando a prevenire i danni dei cambiamenti climatici. Ha vinto diversi premi come quello promosso l’anno scorso dalla Fondazione di Sardegna dedicato alle migliori start up innovative.
Il suo è un esempio concreto di come competenze acquisite all’estero possano diventare risorse preziose per la Sardegna. Claudia è la prova che si può partire, formarsi e poi ritornare, portando valore alla propria terra. «Sono andata via dalla Sardegna all’età di 19 anni e ci sono tornata a 42 anni dopo quindi 23 anni di vita fuori dall’isola. Sono più gli anni che ho vissuto fuori di quelli trascorsi qui ma con una voglia di ricominciare grinta ed entusiasmo fortissimi che mi auguro mi accompagnino il più a lungo possibile durante questo nuovo capitolo in Sardegna. È solo qui che voglio vivere il mio futuro insieme alla mia famiglia».