Il delitto di Chiara Poggi, sotto la lente i messaggi tra le cugine gemelle
Convocati in Procura Alberto Stasi e Andrea Sempio: i due potrebbero incrociarsi
Pavia Nuove audizioni e vecchi interrogativi sul caso Garlasco. La Procura di Pavia ha deciso di riascoltare tre figure chiave nell’omicidio di Chiara Poggi: si tratta di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima e condannato in via definitiva a 16 anni nel 2015; Marco Poggi, fratello di Chiara, che sarà sentito a Venezia come testimone; e Andrea Sempio, oggi formalmente indagato per omicidio in concorso. Stasi sarà sentito dai magistrati di Pavia domani 19 maggio – Sempio è convocato a Palazzo di giustizia alle 14 e non è escluso che i due si possano (casualmente) incrociare – come testimone assistito, accompagnato dai difensori, Giada Bocellari e Antonio De Rensis.
Una doppia convocazione che potrebbe servire a ricostruire i rapporti tra la vittima e altri personaggi tirati in ballo in questi anni a Garlasco e magari definire chi possa essere Ignoto 2. «Non voglio anticipare nulla della strategia difensiva», ha già fatto sapere l’avvocato Lovati, legale di Sempio. Al centro delle attenzioni ci sono il controverso biglietto di un parcheggio a Vigevano – presentato da Sempio come alibi a un anno dal delitto – e alcune telefonate verso casa Poggi nei giorni precedenti l’omicidio. Ma agli atti sono finiti 280 messaggi scambiati nel 2007 tra le cugine di Chiara, Stefania e Paola Cappa. A rendere il quadro ancora più complesso, sono alcuni vocali inviati da Paola Cappa lo scorso marzo a Francesco Chiesa Soprani, ex manager dello spettacolo. Sarebbero stati registrati dopo il prelievo del Dna di Sempio e, secondo Chiesa Soprani, «in uno Paola smentisce la versione della sorella Stefania». Tuttavia, precisa su Repubblica, «è stato travisato il contenuto: qualcuno ha letto i titoli che avevo dato ai file audio, come “Incastrare Stasi”, scambiandoli per affermazioni testuali». Anche il rapporto delle due gemelle con la vittima appare oggi sfumato: Paola ha parlato ai carabinieri di una relazione piuttosto fredda con Chiara, mentre Stefania riferisce di contatti frequenti e confidenziali negli ultimi mesi di vita della cugina. Le prossime tappe sono già fissate: il 17 giugno inizieranno nuove analisi scientifiche su alcuni reperti conservati, e il 24 ottobre si terrà un incidente probatorio. «Lo Stato ai Poggi ha consegnato la verità, ma oggi quella verità non la difende», ha intanto detto l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale dei genitori di Chiara, in una intervista al Fatto quotidiano, ribadendo la correttezza della condanna di Stasi.