La Nuova Sardegna

La testimonianza

Furgone sulla folla a Liverpool, un ristoratore di Alghero: «Anche noi lì, poteva essere una strage»

di Ilenia Mura
Furgone sulla folla a Liverpool, un ristoratore di Alghero: «Anche noi lì, poteva essere una strage»

Il racconto di Giuseppe Spinuso: col suo staff di colleghi sardi stava partecipando alla parata dei Reds nel centro della City britannica per la Premiere League

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Liverpool Anche un algherese fra i testimoni dei momenti di terrore che si sono vissuti a Liverpool durante i festeggiamenti per la conquista della squadra britannica della Premier League: «Quando è comparso il furgone grigio in Water Street, eravamo in mezzo alla folla e inizialmente abbiamo pensato potesse trattarsi di una rissa. Invece il giorno dopo ho capito la gravità della situazione: ci sono tanti feriti, alcuni gravi, e la polizia ha fermato un uomo di Liverpool per tentato omicidio. Non si è trattato di un attentato, ma al posto di quelle persone trasportate in ospedale potevamo esserci noi».

Lunedì pomeriggio, alla grande festa del Liverpool macchiata di sangue da un folle che ha travolto decine e decine di tifosi della squadra britannica c’era anche il ristoratore algherese Giuseppe Spinuso con la moglie Marta Gierula: «Avevano chiuso le strade per la parata della Premier League, circa un milione di persone che si sono riversate fra Daily Street e Water Street che, in teoria, erano chiuse. A un certo punto abbiamo visto passare un’ambulanza ed è probabile che l’uomo alla guida del furgone ne abbia approfittato per entrare nella zona off limits. Il mio ristorante è in quella strada, a duecento metri dall’accaduto. Per fortuna noi eravamo chiusi, ma come altri tifosi ci siamo incontrati e soffermati sul posto. E per fortuna stiamo tutti bene così anche tutto lo staff di sardi che lavora con me. A distanza di 24 ore parte del centro è ancora blindato e non è al sicuro. Molte strade sono rimaste chiuse. Interrogati dalla polizia, abbiamo fornito alle autorità tutto l’aiuto possibile».

La cronaca: «Un’auto, non si sa ancora come, ma è riuscita a farsi spazio tra le vie investendo molti fan Il motivo ancora non è chiaro. Durante una conferenza stampa che si è svolta successivamente è stato annunciato che 27 persone sono state trasportate in quattro diversi ospedali, tra cui l’Alder Hey. Due di loro, tra cui un bambino, erano in gravi condizioni. Altre 20 persone sono state medicate sul posto».

A 48 ore dalla scia di sangue alla parata dei Reds campioni d’Inghilterra, le accuse per il conducente di un furgone che si è fatto strada fra la folla di tifosi investendo e ferendo 47 persone sono di tentato omicidio, guida pericolosa e guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Il bollettino medico diffuso dalla polizia di Liverpool dopo le 16 italiane di ieri è di undici persone ancora in ospedale. La ricostruzione dell’accaduto vede l’auto guidata da un 53enne di West Derby, sobborgo di Liverpool, investire la folla. Da chiarire come sia riuscita ad aggirare i blocchi del traffico per la parata dei Reds, campioni in carica, e come abbia raggiunto le strade del centro piombando poi sulla folla, colpendo oltre 60 persone.

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