La Nuova Sardegna

Ambiente da tutelare

Cala Mariolu, Cala Goloritzé e Cala Luna: si entra con prenotazione e un Qr code

di Luigi Soriga
Cala Mariolu, Cala Goloritzé e Cala Luna: si entra con prenotazione e un Qr code

Rivoluzione digitale degli accessi come ordinato dalla Regione per ridurre il carico antropico sulle calette

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Sassari È arrivato il tempo in cui il paradiso si prenota. Succederà a Baunei e forse a Cala Gonone, due Comuni che faranno da apripista per la prima sperimentazione a livello nazionale. Niente più accessi liberi. Per entrare nelle cale più belle del mondo servirà una prenotazione digitale. Un’app. Un Qr Code da mostrare, come un biglietto per l’eden. Negli ultimi anni, durante l’estate, era finita così: assalti quotidiani, spiagge trasformate in terminal, gommoni come api sul miele, overbooking, migliaia di piedi nudi, ciabatte, borsoni termici. Cala Luna, Cala Mariolu, Cala Goloritzé. Tutte piene troppo piene. Così a marzo, la Regione Sardegna ha messo la firma su una delibera (15/20 del 19.3.2025) che chiede ai Comuni di limitare il carico antropico. Tradotto: i paletti sugli accessi restano invariati, ma a voi, a questo giro, spetta il compito di farli rispettare davvero. La soluzione? Una app. Un Qr Code. Il digitale al servizio della natura.

«Ci hanno chiesto di realizzare un sistema di prenotazione efficace», spiega Stefano Monni, sindaco di Baunei. «È il primo esperimento in Italia. L’indicazione è arrivata a marzo, i tempi sono strettissimi, abbiamo contattato subito degli sviluppatori e stiamo facendo di tutto per partire in tempo per l’estate». La app sarà una sorta di tornello invisibile. Ogni guida, ogni barcaiolo, ogni operatore turistico dovrà accreditarsi nella piattaforma. Riceverà un numero massimo di utenti giornalieri. E ogni turista un Qr Code. Senza, niente spiaggia. La novità è che il sistema monitora tutto: chi arriva, da dove, con chi, e per quanto tempo. L’idea è mettere fine al caos degli scorsi anni, quando i flussi via terra e via mare si accavallavano. Risultato: sovraffollamento. Tutto sarà calcolato.

Il vangelo della sostenibilità estiva ha questi numeri. Ogni cala ha il suo tetto che protegge l’equilibrio: Cala Goloritzé: 250 persone. Solo a piedi. Niente barche. Se ne escono 50, ne entrano altri 50. Cala dei Gabbiani: 300. Cala Mariolu: 700. Cala Biriala: 300. Cala Sisine: 1800.

Il caso più complicato è Cala Luna. Un sogno gestito a metà: 450 accessi per il comune di Baunei, 450 per quello di Dorgali. Il totale non cambia: 900 persone al giorno, come sempre. Cambia il controllo. E cambiano i rapporti tra coinquilini. La Regione, nella delibera di marzo, ha scritto questo: “I Comuni di Baunei e di Dorgali garantiranno il rispetto del carico antropico ai fini di una gestione sostenibile e ottimale dell'habitat attraverso l'implementazione di un sistema condiviso di prenotazione degli accessi per Cala Luna”. «Gli accessi restano invariati – spiega Angela Testone, sindaca di Dorgali – ma i controlli saranno più severi. Purtroppo il nuovo pontile definitivo non è pronto: i piloni d’acciaio da assicurare nel fondale sabbioso erano introvabili. Li abbiamo ora, ma ormai è tardi. Per i lavori se ne riparlerà a ottobre. Il pontile però ci avrebbe consentito un monitoraggio più efficace degli accessi in spiaggia». Il Comune di Baunei, in attesa di un sistema condiviso, ha deciso di gestire autonomamente i 450 ingressi di propria competenza, integrando Cala Luna nel pacchetto prenotazione delle altre cale del proprio territorio. Dorgali dovrà quindi occuparsi degli altri 450 ingressi. Quello che arriva dal Golfo di Orosei è un bel segnale green. Le spiagge non sono infinite. Né lo è la tolleranza degli ecosistemi. L’app non sarà la soluzione perfetta, ma è un inizio. Un argine. La sostenibilità sarà tracciabile. E avrà un Qr Code.

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