Vacanze in bungalow e tenda, Sardegna la più amata da italiani e stranieri
Tutti i dati su giorni di permanenza, destinazioni, servizi richiesti nel report 2025 di Campeggi.com
Sassari La Sardegna si prende la vetta del turismo open air senza troppi effetti speciali: basta il suo paesaggio, un mix di mare, natura e spazi aperti per convincere chi sceglie le vacanze all’aria aperta. Secondo il Camping Report 2025 di Campeggi.com, è l’isola la meta più cercata dagli amanti del campeggio e dei villaggi turistici, con il 23% delle preferenze, davanti a Liguria (16%) e Toscana (15%).
Nella Top 10 anche Puglia (13%), Abruzzo (10%), Sicilia (9%), Trentino-Alto Adige (8%) — quest’ultimo molto amato dagli utenti dei Paesi Bassi per le vacanze tra natura e montagna —, Marche (8%), Veneto (7%) e Calabria (6%).
Nel report, la Sardegna emerge anche come meta prediletta dai turisti stranieri, in particolare da quelli tedeschi, che rappresentano il 37% del flusso estero. Seguono svizzeri (22%) e olandesi (14%). Per queste nazionalità, l’isola non è solo una destinazione estiva, ma una terra da vivere anche in primavera e autunno, grazie alla propensione a viaggiare fuori stagione.
Il turismo open air si conferma una formula amata dalle famiglie (75%) e sempre più orientata al comfort: il 65% dei viaggiatori sceglie alloggi fissi come bungalow e case mobili. Solo il 35% opta per la tenda o il camper. In Sardegna, questo tipo di strutture è ormai diffuso, ma resta da potenziare l’offerta per bambini (baby club, animazione) richiesta dal 43% dei clienti, e le soluzioni pet friendly (25%).
Un altro dato che premia il sistema ricettivo dell’isola è la durata del soggiorno: se nel 2024 la media era di 5 giorni, oggi si sale a 10 per gli italiani e a 13 per gli stranieri. Un tempo lungo, segno che chi sceglie la Sardegna vuole viverla, non solo visitarla. E molti tendono a tornare: la fidelizzazione è in crescita, con numerosi utenti che prenotano nella stessa struttura dell’anno precedente. «La crescente fidelizzazione dei nostri utenti è uno dei segnali più incoraggianti per il settore. Da una parte dimostra che le strutture italiane sanno soddisfare le aspettative, dall’altra rafforza il rapporto di fiducia tra ospiti e operatori» – commenta Cristian Capizzi, Ceo di KoobCamp, il network al quale appartiene Campeggi.com –. Quest’anno notiamo anche un allungamento dei soggiorni: se lo scorso anno, tra giugno e settembre, la durata media della vacanza era di 5 giorni, quest’anno gli italiani prenotano mediamente 10 giorni, mentre gli stranieri arrivano a 13. È un chiaro indicatore del desiderio di concedersi più tempo per sé, per la famiglia e per un vero momento di pausa».
A fare eccezione è il settore glamping, un’esperienza nella quale le tradizionali attività di campeggio sono accompagnate da servizi in stile resort. In questo caso, la durata media del soggiorno si attesta sui 2 giorni, suggerendo un uso più mirato: brevi fughe rilassanti, spesso nei weekend, dove si cerca rigenerazione e comfort senza rinunciare al contatto con l’ambiente. (serena lullia)