La Nuova Sardegna

Sassari «E adesso come la mettiamo "difensori da bar" della Todde?». Comincia così il post su facebook condiviso questa mattina, 5 giugno, dall’ex sindaco di Parma ed ex grillino Federico Pizzarotti.

«La sentenza – prosegue Pizzarotti – è arrivata: plurime, gravi, macroscopiche violazioni nella rendicontazione elettorale di Alessandra Todde. Non lo dice un opinionista di parte, lo scrive nero su bianco il Tribunale di Cagliari. E non parliamo di cavilli: niente conto dedicato, niente mandatario, niente rendiconto, niente estratto conto. Un capolavoro di trasparenza… al contrario. E ora? Il Movimento 5 Stelle, quello che faceva le pulci pure alle virgole degli altri, quello dei “cittadini onesti”... improvvisamente si scopre garantista, indulgente, e persino un po’ smemorato».

E poi rincara la dose: «Gli stessi che fino a ieri bastonavano chiunque per una multa non pagata o un bonifico in ritardo, oggi si chiudono a riccio, gridano al “gomblotto” e si aggrappano al voto popolare come se potesse cancellare le leggi. Ma davvero pensate che si possa amministrare una Regione facendo finta che le regole valgano solo per gli altri? Adesso vediamo il Consiglio regionale: faranno finta di nulla anche loro? Guarderanno il soffitto mentre si calpestano le norme basilari della democrazia? O qualcuno troverà ancora il coraggio di dire che la legalità viene prima della poltrona?».